Forza Italia e Berlusconi alla riscossa
Berlusconi alla riscossa: c’è una data precisa ed è il 15 Febbraio. È lo stesso presidente di Forza Italia a ricordarlo in una telefonata fatta ieri sera ai giovani del partito della Calabria.
“Stiamo attraversando un momento molto difficile per una crisi economica che non accenna a risolversi, perché il governo Renzi – il terzo governo eletto senza andare a votare – si regge grazie ai 148 deputati incostituzionali e in Senato su 32 senatori Ncd, che erano stati eletti in Forza Italia per opporsi alla sinistra e che, invece, adesso, la sostengono facendo la stampella. Questo governo -ha detto Berlusconi – non è in grado di applicare la giusta ricetta liberale della riduzione delle tasse sulle famiglie, le imprese e nessuna sulla casa”.
“Noi siamo credibili su questo tema perché lo abbiamo già realizzato quando eravamo al governo. Tutto questo lo possiamo ottenere con una flat tax al 20%, uguale per famiglie e imprese, che è il solo modo per rilanciare lo sviluppo, quello sviluppo che la sinistra non è in grado di realizzare”.
“Con questa sinistra – ha continuato il presidente di Fi – possiamo andare d’accordo per fare le riforme che noi avevamo già realizzato nel 2005 e che la sinistra ha cancellato con il referendum del 2006. Votare insieme le riforme non significa confondere il nostro ruolo di opposizione con la maggioranza. Noi siamo totalmente alternativi alla sinistra su tutto resto”.
“Tra meno di due mesi quando avrò superato le conseguenze della sentenza ingiusta che mi ha colpito e che ha limitato la mia libertà, dal 15 di febbraio tornerò libero e alla guida di Fi e lavorerò -ha concluso Berlusconi – per trasformare la maggioranza dei moderati in una maggioranza politica organizzata e consapevole in grado di vincere tutte le prossime elezioni”.
Legge stabilità, B. “Governo fa votare legge sconosciuta”
Sempre parlando in collegamento telefonico coi giovani di Forza Italia Berlusconi ha aggiunto: “Alla Camera hanno votato una legge incredibile già votata al Senato e che si pensava potesse essere conosciuta. Invece il governo è stato capace di fare una cosa incredibile e cioè far votare a Montecitorio una legge di cui non si conosce nulla”.