“Potremmo votare anche Romano Prodi se Renzi ce lo proponesse, non è quello il problema”. L’indiscrezione è di quelle che faranno sicuramente discutere. Secondo il quotidiano Libero, Silvio Berlusconi avrebbe dichiarato ai suoi fedelissimi di essere pronto ad aprire ad una candidatura di Romano Prodi per la successione a Giorgio Napolitano al Quirinale. Una notizia che avrebbe dell’incredibile, anche se potrebbe avere un suo perché.
Quirinale, le condizioni per Prodi
Secondo Libero, dunque, il leader di Forza Italia sarebbe pronto a togliere i paletti ideologici che frenano l’ascesa del Professore al Colle.
Al tempo stesso, come spiega lo stesso quotidiano, Berlusconi porrebbe una condizione ferma e precisa: “il riconoscimento della storia e della statura politica attraverso la restituzione dei diritti civili negati per sentenza”. Tradotto, la tanto agognata agibilità politica, cavallo di battaglia dell’ex Cav. Un punto che Berlusconi non ha ottenuto da Napolitano e che vorrebbe dal suo successore.
Se l’indiscrezione dovesse rispondere al vero, la palla tornerebbe nuovamente nel campo del PD. E lì toccherebbe ai dem evitare nuove incredibili fratture, come la rivolta dei 101 che sbarrò a Prodi la strada al Quirinale per la prima volta 20 mesi orsono. Una nuova debacle potrebbe rivelarsi quasi certamente fatale al PD. E, contemporaneamente, l’endorsement al Colle in favore dell’avversario di sempre – unico a sconfiggerlo alle elezioni, per ben due volte – segnerebbe il rientro in pompa magna di Berlusconi sulla scena politica.