Per continuare in un certo senso la serie di “buone notizie” di inizio anno, uno dei trend più positivi da sottolineare per l’Italia, e che riguarda la vita quotidiana di tutti, è certamente il costante calo di incidenti stradali mortali.
L’ISTAT ha pubblicato il report definitivo del 2013, con i dati relativi agli anni dal 2000 in poi ed emerge come ogni anno vi sia stata una diminuzione dei morti, e come questi siano calati addirittura in modo più che proporzionale rispetto algi incidenti stessi e ai feriti. Infatti se questi hanno subito una riduzione del 31%, le vittime sono scese del 52,3%.
Lo vediamo dal seguente grafico:
Nel 2013 i morti per incidenti stradali sono stati 3385, contro 7096 del 2001.
Questo calo tra l’altro è proceduto con tassi che non sono, come spesso accade in trend simili, calati, anzi il 2013 ha visto un calo dei morti del 9,8%, il valore maggiore dopo il 2009 anno su anno.
L’Italia sta mantenendo un calo dei morti in linea con gli obiettivi europei e tassi simili, forse anzi addirittura più veloci, considerando lo scarto tra 2013 e 2012, visto che la diminuzione del 9,8% è stata maggiore di quella europea del 8,1%. tuttavia il numero di morti per incidenti stradali per milione di abitanti è ancora superiore alla media europea, seppur di poco, 56,2 contro 51,6.
Incidenti stradali, mesi estivi e la notte i momenti peggiori
Se sono le strade provinciali e statali quelle in cui vi sono il maggior numero di morti, sono quelle urbane le strade in cui vi è stato il maggior calo di morti tra il 2013 e il 2012, ben il 11,3%, ma anche il maggior numero di incidenti, per fortuna sempre meno fatali.
Più interessante osservare le grandi discrepanze tra i periodi dell’anno e le ore del giorno in cui perdono la vita le vittime della strada, in particolare per quel che riguarda l’indice di mortalità, ovvero il rapporto tra numero di morti e numero di incidenti con lesioni a persone, che indica quanto gli incidenti sono violenti, e di gran lunga sono luglio e agosto, la notte tra sabato e domenica e le ore notturne i momenti più pericolosi.
Probabilmente non è un novità ma i seguenti grafici dell’ ISTAT dipingono bene la situazione. Soprattutto nelle strade extraurbane il sabato notte vi è il doppio degli incidenti delle altre notti.
E non a caso continuano a essere i 20-24enni le vittime più frequenti della strada, sebbene vi sia un calo.
Insomma, il modello in base al quale avvengono gli incidenti non cambia negli anni, quello che muta per fortuna, e lo fa in modo costante, è il numero di questi incidenti e soprattutto di coloro che ne muoiono. Potremmo essere vicini al momento in cui non avremo più motivo di parlare di “stragi della strada”
La domanda è anche se gli italiani sono consapevoli di questo trend, di cui nei media in effetti non si parla molto, o se sono invece maggiormente a conoscenza dei trend negativi che riguardano l’Italia