Il segretario della Lega Matteo Salvini in piazza per fermare Renzi. Il leader del Carroccio auspica “uno scatto collettivo di orgoglio” da parte di “commercianti, artigiani, piccoli imprenditori, professionisti, tassisti, agricoltori, esodati”.
Da Matteo Salvini giunge così l’annuncio una manifestazione a Roma per il 28 febbraio. Salvini vuole che “quel giorno l’Italia si fermi”. Intervistato da La Stampa e Il Tempo, parla più che di una marcia anti-Renzi di “un evento per riprenderci il futuro”.
Del Jobs Act il segretario dice a La Stampa che “è la montagna che partorisce il topolino”, gli imprenditori ripetono che “il problema non è licenziare, ma avere i soldi per assumere”.
Salvini: no Prodi, Amato, Padoan
Anche per questo Salvini insiste per eleggere al Quirinale “un imprenditore” ma andrebbe bene anche “una figura del volontariato, un personaggio della cultura, purché non sia il solito politico di sinistra. Sicuramente no a Prodi, ad Amato, a Padoan..”. E ritiene che Renzi perda tempo provando a coinvolgere la Lega: “La corsa per il Colle mi appassiona quanto il dibattito sulla legge elettorale, cioè zero”.
Quanto alle preferenze di Berlusconi, Salvini risponde che “lui mira a stare tranquillo” e “vorrebbe qualcuno che mettesse fine al ventennio di processi, condanne”. Una posizione “umanamente comprensibile”, ma politicamente “inaccettabile”. “Se lui dirà ‘sono pronto a votare uno del Pd’ significherà che abbiamo due prospettive molto diverse”e rilancia la sfida delle urne: “Andiamo a votare domattina, con qualsiasi legge elettorale. La gente ha abboccato già una volta sugli ottanta euro. Secondo lei si fiderà di nuovo?”.