Candidato alle europee sparisce dalla fiction Rai
L’attore Ivano Marescotti, candidato alle europee del prossimo 25 Maggio, è sparito dalla fiction “Una buona stagione”. Non un impegno di poco conto per l’attore bolognese: nella fiction, infatti, Marescotti recitava il ruolo del padre della protagonista. La “censura” è avvenuta, due sere fa, in prime time su Rai 1. Via tutte le scene con l’attore, candidato al parlamento di Bruxelles nella lista “L’altra Europa con Tsipras“. Un’ operazione, quella del comparto fiction del servizio pubblico, per garantire il rispetto di una norma della par condicio che vieta “ai candidati di apparire durante la campagna elettorale in programmi di intrattenimento”.
Ma l’attore non ci sta e giura di aver comunicato, con largo anticipo, ai veritici di Rai 1 la sua candidatura. “Siamo stati i primi a candidarci, lo sapevano benissimo” tuona l’attore, rivolgendosi ai dirigenti del servizio pubblico, in relazione al suo impegno nella lista Tsipras. Marescotti rivela che i vertici di Rai Fiction gli avevano chiesto di ritirare la candidatura ma, al suo rifiuto, e senza il suo consenso, hanno deciso di tagliare ugualmente tutte le scene in cui compare. “Hanno tagliato anche il nome dai titoli – ha detto Marescotti all’Ansa – una cosa veramente inedita ed inaudita. Hanno tagliato le scene a spregio del pubblico senza neanche avvisare”.
Marescotti è furioso e attacca a ruota libera: “questa – accusa – non è par condicio, ma è manipolazione di un’opera dell’intelletto. Danneggia gli altri attori che lavorano con me – ha detto l’attore – la regia, la scrittura, il montaggio e il pubblico che vede una cosa manipolata e censurata. Una cosa che non si può fare. E la Rai, poi, vuole mandare in onda la partita a cui partecipa il presidente del Consiglio”. Non è una polemica “contro la par condicio – assicura Marescotti al telefono con Repubblica – ma andava spostata la fiction, non tolta la mia parte”. “Se la Rai non mi chiama più chi se ne importa. È una questione di dignità” ha concluso l’attore.
