L’ultimo sondaggio dell’anno realizzato da Demos e pubblicato dal quotidiano La Repubblica di lunedì 29 dicembre, si concentra in primo luogo sul grado di fiducia dei cittadini verso le Istituzioni, mettendo in evidenza una volta di più il rapporto sempre più deteriorato fra gli italiani e le Istituzioni politiche.
Sondaggio Demos, la fiducia nelle Istituzioni
Chi gode nettamente della maggior fiducia degli italiani è così Papa Francesco, con un dato (87%) però ben più alto rispetto alla Chiesa (49%). A seguire le Forze dell’Ordine, ora al 67% e comunque in calo del 7% rispetto a quattro anni fa; sopra la soglia del 50 per cento resiste ancora la Scuola (53%). In caduta libera, come detto, le Istituzioni politiche, a cominciare dal Capo dello Stato, precipitato al 44% dal 71% del 2010. Variazione significativa al ribasso anche per Unione Europea (-22), Magistratura (-17), Stato (-15) e Comune (-12). Da sottolineare ancora come agli ultimissimi posti siano occupati da Parlamento (7%) e partiti (3%). Complessivamente, la fiducia nelle istituzioni politiche subisce anno dopo anno una graduale flessione passando dal 41% del 2005 all’odierno 21%.
Sondaggio Demos, democrazia e partiti
In questa situazione diminuisce rispetto agli anni scorsi perfino la quota di cittadini che ritengono la democrazia preferibile a qualsiasi altra forma di governo: oggi sono, infatti, circa i due terzi contro i tre quarti del 2014. Questi dati si riflettono anche sui successivi risultati, i quali ci mostrano come la metà degli italiani ritenga che la democrazia possa funzionare anche in assenza dei partiti politici, un valore anche in questo caso con una tendenza al rialzo partendo dal 38% del 2008.
Sondaggio Demos, gli indici di partecipazione
Inoltre, il sondaggio Demos ci mostra come anche gli indici di partecipazione risultino negli ultimi anni in flessione e in modo particola le forme di partecipazione tradizionale: l’indice di partecipazione politica scende, infatti, dal 50% del 2010 (lo scorso anno era il 52% grazie probabilmente alle Elezioni Politiche) fino all’odierno 46%. Allo stesso modo la partecipazione sociale passa dal 63% del 2010 al 58% di quest’anno. Variazioni non significative, invece, per le nuove forme di partecipazione, a cui hanno preso parte nel 2014 il 47% degli elettori.