Sondaggi politici Demos: italiani sempre più pessimisti per il futuro
Sondaggi politici Demos: per gli italiani le cose sono andate peggio nel 2014
Nell’ultimo dei sondaggi politici Demos come tradizione a ogni fine anno analizza il rapporto tra gli italiani e lo Stato e il bilancio che fanno dell’anno in conclusione, e soprattutto le previsioni per il futuro.
E qui arrivano le dolenti note.
Perchè il bilancio del 2014 per gli italiani è inequivocabilmente negativo, più del 70% ritiene che siano peggiorati sia l’economia italiana, che la pressione fiscale che la corruzione.
Per il 59% addirittura la credibilità internazionale dell’Italia. Più equilibrati tra peggioramento e stabilità, ma tendenti al primo gli altri giudizi, per esempio sul proprio reddito e la lotta all’evasione
Le previsioni di miglioramento per il 2015 sono basse, ma soprattutto, dato centrale, sono peggiori delle previsioni di fine 2013 per il 2014.
L’area in cui le cose dovrebbero migliorare di più sono la lotta all’evasione per il 37% (ma era il 41% nel 2013) e la credibilità internazionale dell’Italia, per il 35% (era il 42% un anno fa).
Solo il 34% ritiene che l’economia italiana migliorerà, e solo il 22% pensa che lo farà il proprio reddito. Erano il 42% e il 26% un anno fa. In nessun aspetto le previsioni attuali sono migliori di quelle di un anno fa, il divario più grande è sulla politica italiana, del 12%, tra previsioni di miglioramento per il 2014 e per il 2015.
Di conseguenza se la domanda è generale, e viene chiesto se il 2015 sarà migliore o peggiore, le risposte più ottimiste calano dal 41% al 35%, e la maggioranza relativa è infatti per una stabilità, al 40%, aumentano i pessimisti, al 24%
Una domanda paradigmatica è quella sulla fine della crisi economica, che si trascina dal 2008. Ogni anno il disincanto sale, e così diminuisce la percentuale di chi pensa che finirà entro un anno (il 12%) o entro due anni (il 16%), mentre sale quella di chi pensa che ci vorrà più di due anni, era il 55% nel 2012, ora sono il 68% gli italiani che la pensano così