Dimissioni di Napolitano? Veronesi “Atto di saggezza”
Umberto Veronesi commenta la volontà di dimettersi del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
Il professore parla dei ruoli di responsabilità ricoperti in età avanzata. “Se siamo d’accordo sul fatto che la mente conta più dell’anagrafe, i ruoli di responsabilità possono sicuramente essere mantenuti fino in età avanzata. Anzi, io sostengo che l’anziano ha il diritto di avere doveri e responsabilità, perché sono questi i principali stimoli per mantenere attivo il cervello”.
Umberto Veronesi, coetaneo di Napolitano, intervistato da Qn sulla decisione del presidente della Repubblica di lasciare il suo incarico. Le dimissioni di chi come Napolitano e Papa Ratzinger, sente di non potercela più fare, sono un atto di coraggio o eccessiva prudenza? “Un atto di saggezza, senza dubbio”.
Secondo il celebre oncologo, “conosco bene il Presidente e lo stimo moltissimo.Sono convinto che abbia pensato fosse giunto il tempo di un ricambio di pensiero alla massima carica dello Stato. È stato un gesto di grande equilibrio».
Del saluto di Napolitano parla anche lo scrittore Raffaele La Capria, intervistato da il Messaggero: “Giorgio ha trovato una meritata sintonia con gran parte degli italiani”. E “lo sforzo” di “proporre un dialogo fondato sulla razionalità in un Paese nel quale, nel campo politico, imperano i battibecchi animaleschi” a suo avviso è stato “ben ripagato in termini di stima e perfino di affetto”.
Secondo La Capria, che gli è amico da settanta anni, il presidente “a volte, nelle difficoltà profonde nella politica italiana che egli si è trovato ad affrontare durante questi quasi nove anni, mi è sembrato il personaggio di una tragedia shakespeariana. Un Re Lear solitario”.