“Prima il Quirinale e poi le riforme. Non si scappa. E diciamo di no al tira e molla su un presunto prossimo incontro romano tra Renzi e Berlusconi. Dinanzi a scelte istituzionali gravissime è il momento di proporre metodi istituzionali. Che per il Quirinale si incontrino delegazioni composte da segretario-presidente con i capigruppo di Camera e Senato. Si fa così”, scrive Il Mattinale, la nota politica a cura dello staff del gruppo Forza Italia alla Camera. Questo “modo di consultazione e di ricerca di accordo – prosegue Il Mattinale – deve valere da parte nostra anche nei confronti di Lega di Salvini, Alleanza popolare di Alfano, Fratelli d’Italia di Meloni, Sel e Cinque stelle”.
“La volontà di chiudere fuori dallo steccato delle decisioni politiche Berlusconi e il suo partito, insieme alla sua gente, d’ora innanzi non potrà più contare su un senso di responsabilità che è stato falsificato in licenza di ucciderci con nostro consenso”, conclude la nota.
Sul tema del Colle è intervenuto anche il deputato forzista Ignazio Abrignani: “Mi auguro che il prossimo presidente della Repubblica accolga l’appello di Napolitano sulla necessità di una pacificazione nel nostro Paese non solo a parole. La prima occasione che il futuro capo dello Stato avrà a disposizione – dice Abrignani – è quella di porre fine alla vicenda incresciosa che ha coinvolto Silvio Berlusconi per colpa di una parte della magistratura politicizzata. In questo speriamo che il successore di Napolitano dimostri più coraggio e maggiore coerenza rispetto a quanto detto, ma mai realizzato, dal presidente uscente”.
Invece, secondo Daniele Capezzone (FI), presidente della Commissione Finanze della Camera, “con i drammatici problemi dell’economia, e con un 2015 che si annuncia difficilissimo per famiglie e imprese, è surreale un dibattito politico tutto centrato su toto-Quirinale e legge elettorale”. “Marziani. Sarà la dura realtà a riportarli sulla terra…”, aggiunge l’ex radicale via Twitter.