Dopo un “inseguimento” da parte dei giornalisti di Radio Capital, Giovanni Toti, consigliere politico di Silvio Berlusconi, ha concesso oggi un’intervista alla stazione radiofonica.
La prima domanda a bruciapelo riguarda l’affidamento dell’ex premier ai servizi sociali. “Ha detto che questa attività la farà volentieri in ricordo di quando faceva con sua madre visita alle case dove erano ospitati anziani in difficoltà” dichiara Toti, e aggiunge: “Io non vedo alcuna umiliazione, credo che seriamente e sinceramente il Presidente Berlusconi faccia questa attività”. Ma ci tiene anche a puntualizzare che “una persona condannata da innocente non è felice”.
E l’intervista serve a Toti anche per fare campagna elettorale in vista delle prossime elezioni europee del 25 maggio. Una prima riflessione giunge “sul fatto che Berlusconi non è in lista, il che per i moderati italiani è certamente una lesione“, ma precisa Toti “c’è il nome nel simbolo perchè abbiamo voluto significare un’identità assoluta tra Forza Italia e il nostro leader”. Per quanto riguarda poi le stime per le europee, il consigliere dell’ex Cavaliere ammette che “nelle condizioni attuali se forza Italia va sopra il 20% è un successo”.
Dopo l’uscita dal partito di Paolo Bonaiuti e la lettera a La Stampa di Sandro Bondi, Toti ha tenuto a specificare che in Forza Italia “non è in corso alcuna emorragia”. “Bonaiuti ha fatto una scelta personale che io considero sbagliata politicamente e ingenerosa umanamente, ma questo è un suo problema. Su Sandro Bondi metterei la mano sul fuoco, non credo che si muoverà di un centimetro dal presidente Berlusconi. La sua era una riflessione forse inopportuna per tempi, c’è chi spende tempo e soldi per la campagna elettorale e poi sente un dirigente che fa riflessioni in senso contrario”.
E poi c’è il caso di Scajola, soppiantato da Toti in quanto capolista nella circoscrizione nord-ovest alle europee. “Ci sono tanti posti in lista” puntualizza Toti “la sua esclusione non è stata una mia scelta personale, è stato un ragionamento di pura opportunità politica: Scajola ha un processo in sede d’appello e la vicenda della casa ha colpito molto l’opinione pubblica”. E al giornalista che gli fa notare che Claudio Scajola è stato assolto in primo grado mentre altri candidati Fi, come Mastella e Fitto, sono stati rinviati a giudizio o condannati in primo grado, Toti risponde: “E’ una questione d’impatto sull’opinione pubblica: la casa è un bene primario per gli italiani, quella di Scajola è stata una vicenda che ha molto colpito. E’ interesse di Scajola e del partito fare chiarezza fino in fondo, comunque lui avrà certamente un ruolo nel partito”.
Ad Angelino Alfano che aveva definito Forza Italia “né carne né pesce” Toti risponde: “allora siamo un’ottima verdura! La definizione ‘né carne né pesce’ si può riferire al suo partito visto che sta al governo con Renzi ma vuole rappresentare il centrodestra”. E Giovanni Toti auspica anche ad una nuova coalizione tra Ncd e Fi poichè “i moderati vincono quando stanno insieme, perdono quando si dividono”.
Alessandra Scolaro