“Voglio offrire ai francesi un referendum sulla pena di morte. Personalmente, penso che questa possibilità debba esistere”.
Lo scrive su Twitter la leader del Front National, Marine Le Pen la mattina dopo la tragedia di Charlie Hebdo che ha visto morire dodici persone. La tragedia francese è vissuta con grande apprensione dall’intero Occidente. Stamattina i giornali parlano di ’11 Settembre dell’Europa’ richiamandosi alla tragedia delle Torri Gemelle del 2001. Florian Philippot, numero 2 del Front National, è intervenuto nel corso di uno speciale iTélé sull’attentato alla sede del settimanale satirico “Charlie Hebdo”, auspicando un “ergastolo effettivo e reale” nei confronti dei responsabili dell’attacco. Le parole di Philippot confermano la disomogeneità di vedute nel Front National sul tema della pena di morte: la stessa Marine Le Pen, lo scorso aprile, aveva rilanciato un referendum sulla pena capitale (uno dei tradizionali cavalli di battaglia elettorali del FN), abolita sotto la presidenza socialista di François Mitterand.
“Je veux offrir aux Français un référendum sur la peine de mort. A titre personnel, je pense que cette possibilité doit exister.” #France2
— Marine Le Pen (@MLP_officiel) 8 Gennaio 2015
Sparatoria a Parigi, poliziotto ferito
Due poliziotti feriti, uno di loro, una donna, in modo grave attualmente in rianimazione, probabilmente un uomo fermato: questo al momento la dinamica dei fatti avvenuti questa mattina alle 8 a Montrouge, a sud di Parigi.
Mancano, al momento, notizie su eventuali legami con i fatti di sangue di ieri nella capitale francese, ma il ministro dell’Interno, Bernard Cazeneuve, ha abbandonato una riunione d’emergenza all’Eliseo ed è già arrivato sul posto.
Tutto sarebbe cominciato da un incidente stradale, a causa del quale alcuni agenti della polizia municipale sono stati chiamati sul posto. Mentre i poliziotti procedevano ai controlli di rito, una Clio bianca si è fermata a poca distanza, un uomo con la testa rasata e di apparente origine nordafricana – stando ai testimoni – ha estratto dal veicolo un mitra ed ha aperto il fuoco contro gli uomini e la donna in divisa. Stando a quanto riferito, l’aggressore – che era protetto da un giubbetto antiproiettile – si è dato poi alla fuga in direzione banlieue.
Un’altra persona coinvolta, a quanto si apprende, sarebbe stata fermata. La donna poliziotto sarebbe ferita in modo grave, le immagini video trasmesse da tutte le tv mostrano i soccorritori mentre le fanno un massaggio cardiaco sulla strada. Il collega che le era a fianco sarebbe ferito in modo meno grave. Un sospettato è stato fermato in relazione alla sparatoria di questa mattina a sud di Parigi. Lo riferiscono i media locali, precisando che per il momento non ci sarebbe nessun legame con l’attentato di ieri alla sede di ‘Charlie Hebdò. Secondo Bfmtv, il sospettato, classe 1962, sarebbe già noto alla polizia.
Marine Le Pen esclusa dalla marcia repubblicana
“Il concetto di unità nazionale è stato deturpato. Tutto questo è solo un modo per tentare di lasciar fuori il solo soggetto politico che non è responsabile della situazione attuale“. Marine Le Pen, interpellata da Le Monde, esprime così tutta la sua rabbia per il mancato invito al Front National in vista della “Marcia Repubblicana”, organizzata dai partiti della sinistra e prevista per domenica 11 gennaio. “Una manovra politicista” secondo la leader populista, che è stata tuttavia giustificata dal deputato del Partito Socialista François Lamy, coordinatore dell’evento: “Le formazioni politiche che dividono e stigmatizzano i nostri concittadini musulmani non sono le benvenute”.
Il neo-responsabile del collettivo culturale del FN-Rassemblement Bleu Marine, Sébastien Chenu, sembra però escludere iniziative parallele del suo movimento: “Non penso che ci saranno contro-manifestazioni, né sono previste riunioni speciali nel partito”, ha dichiarato l’ex fondatore di GayLib Francia, raggiunto da Termometro Politico.