Dati Istat su amministrazioni pubbliche: salgono deficit e pressione fiscale

lavoro istat

Nel terzo trimestre del 2014 cresce la pressione fiscale e il rapporto deficit/Pil. A renderlo noto è l’Istat, che ha pubblicato, questa mattina, i dati sul conto economico trimestrale delle amministrazioni pubbliche.

Rapporto Deficit/Pil al 3,5% del Pil

Nel terzo trimestre del 2014 l’indebitamento netto delle Pubbliche amministrazioni ammonta a 13.828 milioni, incidendo per il 3,5% sul Prodotto interno lordo. Una crescita, questa, di circa 0,2 punti rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Complessivamente, invece, nei tre trimestri del 2014 il rapporto tra debito e Pil ammonta al 3,7% , con un aumento di 0,3 punti in paragone agli stessi mesi del 2013.

Cresce, al contrario, la pressione fiscale, che passa dal 40,2% del terzo trimestre del 2013 al 40,9% dello stesso periodo dell’anno appena concluso. Si registra un calo dello 0,2%, invece, se essa viene rapportata al confronto tra i primi tre trimestri del 2013 e gli analoghi del 2014.

Positivi il saldo primario e il saldo corrente

Al netto degli interessi passivi (saldo primario), l’indebitamento è stato positivo toccando quota 3 miliardi di euro, incidendo di 0,8% sul Prodotto Interno Lordo. Il che, rapportato al 2013, significa lo 0,5% in meno. Nei primi tre trimestri del 2014, poi, il saldo primario è stato altrettanto positivo, pesando sul Pil per 0,9%.

Bene anche sul fronte del risparmio (saldo corrente): rispetto al 2013, si è registrato un miglioramento di circa 135 milioni, toccando quota 616 milioni. Cresce l’incidenza sul Pil, che passa dal 0,1% del terzo trimestre del 2013 al 0,2% del 2014.

Aumentano in tendenza di entrate ed uscite

Aumento delle entrate e delle uscite totali sia in tendenza sia in termini di incidenza sul Pil rispetto allo stesso periodo del 2013. Le prime crescono di 0,4%, pesando sul Pil per 44,5% (contro il 44,1% del terzo trimestre dell’anno scorso), mentre le seconde salgono di 0,8%, incidendo sul Prodotto interno lordo per 48,0% (contro il 47,4% del terzo trimestre 2013). Nel confronto tra gennaio-novembre del 2013 e del 2014, calano di 0,7% le entrate, mentre restano sostanzialmente invariate le uscite.

Andamento positivo per le entrate correnti e in conto capitale nel paragone col terzo trimestre del 2013, mentre il confronto tra i primi tre trimestri del 2013 e quelli del 2014 è di segno negativo. Crescita anche sul fronte delle uscite correnti (+0,2% rispetto al terzo trimestre e +0,1% nel confronto tra i primi tre trimestri di 2013 e 2014) e di quelle in conto capitale (+0,8% rispetto al periodo luglio-settembre 2013).

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