Renzi in montagna, Dagospia “Bullo delle nevi”
Renzi in montagna, dritto per la sua strada anche sulla neve. Dalle pagine di Chi riprese da Dagospia, si legge della discesa spericolata del premier sugli sci. Continuano dunque a far parlare le vacanze a Courmayeur di Matteo Renzi. Prima l’aereo di Stato, la scorta, il soggiorno in caserma e la replica di Renzi ora a far discutere è il suo stile sugli sci.
Dagospia definisce Renzi “Bullo delle nevi”
Dalle foto mostrate dal settimanale diretto da Alfonso Signorini si può intuire il motivo che ha spinto Dagospia a definire il premier “bullo delle nevi”: nella sua impavida discesa, Renzi si scontra con un altro sciatore. Quest’ultimo perde l’equilibrio e cade. Il premier l’equilibrio riesce a mantenerlo e sprezzante delle condizioni del mal capitato prosegue la sua impavida corsa.
L’ex campione Rocca: “Ma quanto è negato?”
Probabilmente la colpa dell’impatto non è imputabile soltanto al nostro Presidente del Consiglio. Tuttavia è possibile imputare a Renzi il fatto di non essersi dotato di casco. L’altro sciatore, buon per lui, il casco ce l’aveva. L’ex sciatore Giorgio Rocca, campione del mondo di slalom, sulla prestazione del premier non ha dubbi: “Ma quanto è negato?”.
E sullo scontro: “Doveva fermarsi!”
Tralasciando la battuta, Rocca ammonisce Renzi: “Doveva fermarsi!”. Accertarsi delle condizioni dell’altro sciatore sarebbe stato il comportamento lecito da attendersi. È consuetudine sulle piste da sci e non solo. Pochi dubbi anche sul mancato uso del casco: in Svizzera non è obbligatoria eppure tutti ne hanno uno. In Italia invece non lo usa quasi nessuno. E la prudenza poi? Sembra fare meno proseliti del casco nonostante sia un accessorio di fondamentale importanza. La sicurezza non è mai troppa. Come vale per il soggiorno in caserma, dovrebbe valere anche durante le attività ludiche.