Ex democristiani, ex pidiellini (soprattutto giovani), militanti di Casa Pound in cerca di un Front National in salsa italiana. E’ questa la ricetta di “Noi con Salvini”, la prima vera costola meridionale della Lega Nord, nata in Sicilia e già pronta a misurarsi sul piano elettorale.
Tutti con Salvini, dunque. Merito sicuramente anche dell’ammorbidimento dei toni leghisti nei confronti del meridione, ordinato dal leader padano nell’ottica di un ampliamento e consolidamento della base elettorale. Al resto ci pensano le vicende delle ultime settimane, dagli attentati in Francia all’insofferenza nei confronti del governo ma anche del vecchio centrodestra, a partire da Silvio Berlusconi, con il quale il feeling è ormai anni luce lontano dall’irripetibile 61-0 rifilato in Sicilia al centrosinistra nelle elezioni politiche del 2001.
“Noi con Salvini” in Sicilia, i volti
A guidare la “costola leghista” siciliana c’è Angelo Attaguile, democristiano di lungo corso nonché ex presidente del Catania calcio. Fede scudocrociata che si trasmette da generazioni, visto che il padre, Gioacchino Attaguile, è stato un andreottiano di lunga data nonché due volte sottosegretario. Ma per Attaguile ci sono anche collegamenti con la Sicilia “forte” di oggi, come quello con l’ex governatore Raffaele Lombardo. D’altronde, è proprio grazie all’MPA che Attaguile approda alla Camera nel 2013, paracadutato nelle liste PdL della Campania. Ora la svolta filoleghista, in realtà sostenuta da tempo: Attaguile a Montecitorio è già parte integrante del gruppo della Lega Nord, per garantire il numero minimo di componenti per costituirsi come gruppo autonomo.
Ma mentre Attaguile al Fatto Quotidiano parla già del potenziale elettorale – “potremmo andare oltre il 10 per cento, anche il 15, o forse anche più su” – e prepara la prima convention siciliana del neonato movimento, i “giovani salviniani” siciliani sembrano voler porre dei paletti ben precisi: “Sotto la nostra sigla non si raduneranno i trombati e gli approfittatori” è il commento di Francesco Vozza, attivista di Casa Pound. A partire da Pippo Gennuso, veterano della politica siciliana con ben tre legislature in consiglio regionale tra le file dell’MPA, che respinge le accuse – “parlo direttamente con Salvini” – e spiega che, come lui, ci sono tanti ex MPA disposti ad appoggiare il progetto filoleghista.