Sembra che Balotelli abbia tutta l’intenzione di mettere la testa a posto, ma il proprio istinto è difficile da controllare e dunque eccoci di fronte ad un’ennesima “balotellata”.
SuperMario è, da sempre, abituato a viaggiare, gareggiare e, talvolta, distruggere auto sportive di un certo prestigio, solitamente arrecanti un cavallino rampante e verniciate di un particolare rosso, chiamato appunto rosso “Ferrari”. Inoltre, a quanto pare, Balotelli ha tramandato il proprio curioso hobby all’ex compagno di squadra Niang che imita alla perfezione le orme e le imprese di Mastro Mario con l’aggravante di non aver ancora conseguito la patente. Quando l’allievo supera il maestro…
Stavolta l’attaccante del Milan non ha combinato grossi guai, anzi, si è comportato come previsto dalla legge, peccato che l’istinto ribelle abbia preso possesso della bocca di Balotelli. Il calciatore stava viaggiando al volante della sua Ferrari quando è stato fermato dai poliziotti della stradale intorno a mezzanotte. Tra la stanchezza ed il nervosismo causato dall’essere stato fermato a pochi metri da casa sua, il giovane non ha saputo trattenersi e, prima di consegnare patente e libretto agli agenti, ha esclamato: “Ma non avete meglio da fare che venire a identificare me?”
Evidentemente Balotelli è stato colpito dalla sindrome dell’italiano medio che causa un’elaborazione del pensiero influenzata da una buona dose di vittimismo e complottismo, unito ad un linguaggio totalmente spontaneo. Come esclamava il trio comico milanese “Aldo, Giovanni e Giacomo” in un famoso sketch: “Ha un problema, non ha filtro dal cervello alla bocca, quindi gli drena tutta la ghiaia”. I due agenti di pattuglia hanno comunque lasciato perdere l’episodio grazie al seguente giusto comportamento di Balotelli che, infatti, si è presentato puntuale stamane agli allenamenti. Sembra dunque un Mario con la testa sulle spalle, quasi abbia costretto in catene quel diavoletto che è il suo inconscio.