Primarie Liguria, Cofferati tira in ballo Renzi: “Regole stravolte ma Renzi sta zitto”
Primarie Liguria: dopo la vittoria contestata di Raffaella Paita non si fermano le polemiche.
Sergio Cofferati che dopo il voto ha detto di non riconoscere il risultato chiama in causa il segretario e premier Matteo Renzi: “fino ad ora non ha detto una sola parola”. “Ma la questione delle regole stravolte e dell’inquinamento delle primarie liguri l’ho denunciata per tempo a tutti i livelli”.
Sergio Cofferati in un’intervista alla Stampa torna sulla sua sconfitta al voto per diventare candidato governatore e accusa: “il tentativo di snaturare le primarie, qui in Liguria è perfettamente riuscito: dovevano servire per scegliere il candidato-presidente, le hanno trasformate nello strumento per decidere le future alleanze. E per farlo hanno usato tutto e di più”.
“La mia avversaria ha avviato le primarie dicendo: se vinco io, governerò col Nuovo Centrodestra. E il Nuovo Centrodestra ha ringraziato e si è dato da fare. Il segretario regionale dell’Ncd ha annunciato: voto e farò votare per lei”. “In tutti i Comuni dove il sindaco è dell’Ncd, Raffaella Paita ha vinto con percentuali improbabili”.
E al giornalista che gli chiede se il premier sia rimasto zitto dice: “lui sì, la sua ministra Pinotti no. È andata a Sestri Levante a sostenere la mia avversaria dicendo che era indispensabile fare un governo come a Roma: e che dunque era giusto cercare i voti della destra”. “Io avevo inteso che l’alleanza con Alfano fosse frutto di una fase di emergenza: si fanno le riforme e si torna a votare. È cambiata la linea?”.
Cofferati spiega di essere scandalizzato per le “decine di marocchini sedicenni portati ai gazebo. Gruppi di cinesi guidati da un capo che pagava per tutti e diceva chi votare. E a Lavagna, addirittura, il caso di una signora che vota, poi vengono chiesti – come da regolamento – due euro e lei sbotta: ma come, me li hanno appena dati e li devo restituire? Roba da Procura, qualcuno forse lo denuncerà”.
Primarie Liguria, Ironia Grillo
L’immagine di Sergio Cofferati tra una folla di cinesi e l’hashtag #IoNonVotoCoffelati: così Beppe Grillo sul suo blog entra nel dibattito sull’esito delle primarie del centrosinistra per scegliere il candidato presidente della Regione Liguria. “Centinaia di rom e di cinesi. – scrive – E il voto per le primarie del Pd da cui Raffaella Paita, assessore regionale alle Infrastrutture, è uscita come candidata del Pd alle regionali in Liguria, si trasforma in barzelletta. È lo stesso sconfitto, Sergio Cofferati, ex leader della Cgil ed ex sindaco di Bologna, a denunciare l’inquinamento e l’irregolarità del voto”.
Primarie Liguria, Guerini: modello da rivedere
“Le primarie vanno usate bene. Se usate male, si rischia di mettere in discussione uno strumento di partecipazione importante. La commissione che sta lavorando sulla forma partito farà delle proposte di revisione dello statuto e in quella sede apriremo una riflessione”. Lo afferma il vicesegretario Pd Lorenzo Guerini in un’intervista al Corriere della Sera.
“Il tema è renderle ancor meno permeabili a eventuali episodi di inquinamento”. Quello delle primarie, dice Guerini, “è uno strumento previsto dallo statuto e in ogni territorio si può decidere se usarlo o no. Chiamparino è stato scelto senza primarie”. Modello Chiamparino alle prossime regionali? “Le primarie mobilitano molte energie quando si tratta di scegliere sindaci o leader nazionali, mentre sono più complesse da gestire per le regioni. Eventuali modifiche statutarie saranno votate dall’assemblea nazionale”.
Circa il voto in Liguria, il vicesegretario torna sulle accuse lanciate dall’ex segretario Cgil: “i fenomeni segnalati da Cofferati sono contenuti, ma andranno approfonditi”. “Può darsi che in alcuni seggi si siano verificati fenomeni su cui bisognerà fare chiarezza assoluta. La commissione di garanzia farà un esame approfondito dei ricorsi e arriverà a un risultato rapido, chiaro e non contestabile. Chi ha sbagliato verrà sanzionato”.
Primarie Liguria, Paita “Mia vittoria regolare”
Raffaella Paita, vincitrice delle primarie Pd per la scelta del candidato alla presidenza della Liguria, respinge nuovamente le accuse di brogli e sottolinea come la sua vittoria sia stata regolare e “schiacciante”.
“Hanno votato 55 mila persone”, dice. “Io ho vinto con 4mila voti di distacco da Cofferati. Si tratta di una partecipazione maggiore rispetto anche a quella delle primarie tra Renzi e Bersani”.
“La presenza è stata enorme, il risultato netto. Nessuno può sostenere che non sia valido”. “Dobbiamo prendere atto del risultato, o rischiamo di offendere i partecipanti alle primarie”. “L’analisi del nostro organismo interno di controllo, l’Utar, parla di sole sei schede contestate su 55 mila”.
Quanto al segretario regionale Lunardon, che si è schierato con Cofferati, “io penso”, dice Paita, che “abbia sbagliato a fare contemporaneamente il giocatore e l’arbitro”. “Sarebbe stato preferibile un maggiore equilibrio. Tuttavia non intendo chiedergli un passo indietro: questo non è il momento di spaccarsi, ma di ricostruire”.
Riflette poi anche sulla partecipazione degli stranieri al voto: “il Pd ha voluto fortemente dare agli immigrati la possibilità di votare alle primarie, per favorire l’integrazione e aumentare i contributi democratici al partito. E questa scelta ha funzionato”.