Mentre 3 milioni di persone, assieme ai leader di tutto il mondo, marciavano per le strade di Parigi, Marine Le Pen – ospite non gradito – sfilava in provincia a Beaucaire, piccolo comune del Sud della Francia amministrato dall’estrema destra: “Escludendo me, hanno escluso un elettore su 4”, aveva detto. Oggi, mentre Matteo Renzi pronunciava al parlamento di Strasburgo il suo discorso di congedo dal semestre di presidenza Ue, la leader del Front National si è presentata alla stampa per tuonare contro il trattato di Schengen. “Roba da stupidi”, “illusoria”, “accanimento ideologico”, secondo Le Pen. “E’ come dire: contro i ladri, togliete le porte” perché “Schengen agevola il traffico di armi e di terroristi”. “E’ ora – ha aggiunto la vincitrice delle ultime elezioni europee d’oltralpe – che la Francia si riprenda il controllo delle frontiere. Bisogna sospendere quel trattato”.
Secondo Marine Le Pen, Bruxelles “ha rievocato la favola secondo cui la Ue ci protegge da fondamentalismo, mentre ci indebolisce” perché “ci impone una apertura totale delle frontiere, mentre tutte le persone responsabili sanno che la prima risposta al terrorismo è il controllo delle frontiere”, e “ci costringe a un’austerità che taglia le nostre possibilità di difenderci”, ovvero le forze di polizia, la difesa e l’istruzione. Ne ha per tutti, Le Pen. Dalla Ue al governo francese, il quale, parlando genericamente di terrorismo e non di terrorismo islamico, “non ha avuto il coraggio di dire il nome di chi ha dichiarato guerra al nostro paese” decimando la redazione di Charlie Hebdo.
Nemmeno il mondo del pallone è immune dalla minaccia islamista, secondo la leader del Fronte Nazionale: “Credete davvero che il Qatar investa nel Paris St. Germain perché ama il calcio? Non è così, investe dove può migliorare la sua immagine e la sua influenza. Va fermato”. Il Qatar – prosegue Le Pen – sostiene “il fondamentalismo e il terrorismo islamico” e “gode di una politica di incentivo fiscale che aiuta a investire nelle imprese francesi: non possiamo continuare a vendere loro le armi”. Stesso discorso per l’Arabia Saudita, verso cui la Francia deve rivedere la politica estera e frenare ogni tipo di investimenti. Però, precisa la figlia di Jean-Marie Le Pen, “bisognerebbe essere stupidi per dire che tutti i musulmani sono terroristi”.
Nella prossima conferenza stampa di venerdì, la numero uno di FN illustrerà quelle che secondo lei sono le misure necessarie per contrastare la minaccia del terrorismo islamico. Oltre a mettere in atto le proposte elencate, per Marine Le Pen il governo dovrà privare i Foreign Fighters della nazionalità e processarli subito, sorvegliare i potenziali jihadisti francesi e setacciare le cantine dei quartieri più poveri di Francia (“dove un kalashnikov si compra a 100 euro”) alla ricerca di armi.