Mafia Capitale, continua la saga. Questa volta a spingere sull’acceleratore è il Movimento 5 Stelle, guidato dal deputato Alessandro Di Battista, già conosciuto come profondo studioso dei processi mafiosi e come uno dei maggiori capisaldi, all’interno del suo partito, della lotta alla mafia.
Ieri alcuni esponenti del Movimento (consiglieri e deputati) si sono incontrati per procedere a piedi verso Palazzo Valentini e presentare al prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro una nuova documentazione sullo scandalo di Mafia Capitale. “Riteniamo che l’attuale giunta, direttamente con alcuni membri e indirettamente con altri, sia coinvolta nello scandalo” ha detto davanti al Campidoglio Di Battista “I consiglieri del Movimento 5 Stelle lavorano da due anni e hanno prodotto molti atti, esposti e denunce che presenteremo al Prefetto e renderemo pubbliche nelle prossime ore”.
“Inoltre abbiamo scoperto” aggiunge il deputato grillino “che la gestione privatistica dei servizi sociali non riguarda solo Roma ma ci sono connessioni con la ‘Ndrangheta e altre regioni le ramificazioni di Mafia Capitale arrivano fino in Umbria, in Piemonte ed Emilia Romagna. Sembra strano ma sono passati solo 41 giorni da Mafia Capitale mentre nell’immaginario collettivo sembra il secolo scorso. Sembrano cose dimenticate come il Mose, l’Expo e invece le conseguenze le pagano i cittadini quotidianamente. Abbiamo fatto quest’iniziativa e lanciamo anche la notte dell’onestà il 24 gennaio a piazza del Popolo».
A far eco a Di Battista è la senatrice M5S Paola Taverna secondo la quale “ i romani devono nuovamente avere la possibilità di esprimersi con il voto”. “Marino può scegliere se fare un passo indietro e dare le dimissioni” continua Taverna “o trascinare il Comune fino allo scioglimento per mafia. Gli arresti nei municipi sono di alcuni giorni fa. C’è corruzione nel Comune”.
Erano presenti al Campidoglio anche numerosi attivisti grillini a livello municipale e comunale: “Il M5S, unica forza politica non coinvolta nello scandalo, non intende mollare di un centimetro la presa su questa vicenda, che ha scoperchiato un sistema criminale-clientelare tentacolare e senza fondo” hanno spiegato.
Erika Carpinella