E’ stata la notte dell’incoronazione di Cristiano Ronaldo, vincitore del terzo Pallone d’oro della sua carriera. A Zurigo si è festeggiato il più forte giocatore del pianeta, quello capace di trasformare ogni partita di calcio in un’esibizione spettacolare, mai vista finora da noi poveri umani. Non c’è stato scampo per i rivali, asfaltati dall’asso del Real Madrid con oltre il 37% dei voti. Eppure, c’è chi per protesta o perché totalmente annebbiato dal vino svizzero, ha espresso la propria preferenza per giocatori certamente forti, ma che nemmeno l’intervento della Provvidenza avrebbe fatto loro vincere il riconoscimento più ambito da ogni calciatore.
DIRITTO DI VOTO – Non c’è democrazia senza il diritto di voto, ovvero esprimere le proprie preferenze ogniqualvolta si è chiamati a farlo. Questo sacrosanto diritto rappresenta una delle conquiste più importanti per gli stati moderni. Sicuramente, chi è stato chiamato ieri sera a stillare la propria, personalissima classifica dei tre giocatori e allenatori più forti al mondo, non può denunciare brogli elettorali o limitazioni più o meno forti al proprio diritto: tutti sono stati messi nelle condizioni di scegliere liberamente. Se CR7, Leo Messi e Manuel Neuer, sono stati scelti dalla gran parte degli aventi diritto, va segnalata una corrente orgogliosamente anticonformista che ha proposto nomi improbabili.
Un po’ come se per il Colle venisse proposto il Gabibbo, con tutto rispetto verso il celebre personaggio televisivo.
PROTESTA – Chissà quali saranno stati i pensieri che hanno attraversato le menti del cittì dell’Inghilterra (l’ex Inter e Udinese, Roy Hodgson, ndr), quello della Bielorussia e i capitani di Antigua/Barbuda e Sierra Leone. A loro va il premio di ‘voto più originale’ della serata di gala più importante del calcio mondiale.
Se infatti i due selezionatori hanno scelto Javier Mascherano come Pallone d’oro 2014, sentite cosa hanno votato i capitani delle due nazionali: secondo il caraibico e l’africano, miglior giocatore al mondo nell’anno 2014 è stato Thibaut Courtois, il portiere belga ex Atletico Madrid ora al Chelsea di Josè Mourinho.
Infine, c’è stata gloria anche per Antonio Conte, il nostro commissario tecnico chiamato a ricostruire il calcio italiano dopo la disfatta mondiale in terra brasiliana, messo al primo posto da Bayasgalan Garidmagnai, il capitano della Mongolia.