Nel giorno delle dimissioni di Napolitano si fa sempre più il nome di Veltroni che affianca quello di Prodi tra i più papabili.
Quando si voterà? L’ipotesi a cui si starebbe lavorando è quella di fissare due votazioni il venerdì 30 gennaio, con uno stop il sabato e la domenica. La quarta votazione, quella in cui Matteo Renzi ha scommesso per l’elezione del nuovo capo dello Stato, potrebbe tenersi il 2 febbraio.
L’obiettivo del Pd è arrivare all’elezione del futuro presidente della Repubblica “in tempi ragionevoli, al quarto o quinto scrutinio anche se non vogliamo dare numeri”.
Così il vicesegretario del Pd Deborah Serracchiani, al termine della segreteria, conferma il timing per riuscire a mettere a segno la partita del Colle.
Veltroni e Bersani nel toto-nomi per il Colle
Oltre a Veltroni, Prodi si fanno altri due nomi: uno è quello di Pierluigi Bersani citato in suo articolo dal direttore del Foglio Giuliano Ferrara.
Quirinale, Draghi si tira fuori “Non è il mio lavoro”
Draghi invece si tira fuori: “È un grande onore naturalmente per me essere preso in considerazione, ma non è il mio lavoro». Così il presidente Bce Mario Draghi in una intervista alla Zeit, secondo un’anticipazione, ribadendo di non voler succedere a Giorgio Napolitano. “Importante è il lavoro che sto svolgendo adesso. Ne sono contento, e continuerò a svolgere”.