Dopo le dimissioni formalizzate ieri da Napolitano inizia la sfida per il nuovo inquilino del Colle. Il M5S affronta l’argomento con le parole del suo deputato Danilo Toninelli che si rivolge direttamente a Renzi. Per l’elezione al Colle, se “non va bene la quarta votazione, dopo – per il Pd – c’è solo Prodi. Se Renzi vuole tenere in piedi questa legislatura, venga a chiederci il voto. Stiamo aspettando”.
Intervistato da Repubblica Danilo Toninelli del M5S ha aggiunto: “Loro hanno la maggioranza, sono loro che devono fare una mossa. Noi non abbiamo preclusioni: se un nome è buono lo mettiamo sul blog e lasciamo che sia la rete a decidere”. E al giornalista che gli chiede se il MoVimento metterebbe sul web anche il nome di Pierluigi Castagnetti dice: “sceglieremo dei requisiti minimi, non è detto che Castagnetti li abbia”.
Sabino Cassese, o Sergio Mattarella? “Ho visto su Internet un’intervista di Cassese che era un’auto candidatura, di fatto diceva che il presidente della Repubblica dev’essere un notaio”. Mattarella? “È un democristiano di lungo corso, in piena continuità con il passato. Sono entrambi pericolosissimi, il contrario di ciò che servirebbe al Paese”. Dal Pd in più occasioni hanno fatto sapere che per il dopo Napolitano tenteranno un dialogo aperto con tutte le forze politiche, compreso il MoVimento 5 Stelle. Nelle prossime settimane sapremo di più anche delle intenzioni dei deputati del M5S.
Intanto a Radio 24 parla Roberto Fico, uno dei membri del direttorio. “In questo momento siamo in elaborazione”. Questo vuol dire che su questa ipotesi state riflettendo? “Stiamo lavorando, come è normale che faccia un movimento in una fase così delicata. Quello che mi preme dire è che dall’interno delle Istituzioni lo spettacolo che si vede è deprimente, perché il capo dello Stato è una figura che deve garantire tutto l’assetto istituzionale, tutte le forze politiche e tutti i cittadini. Pensare che questa figura viene legata al patto del Nazareno, ossia ad una repubblica del ricatto, visto che non riusciamo a capire esattamente che cosa si sono promessi, la legge elettorale, poi le riforme, poi magari la legge ad personam del 24 dicembre per Berlusconi, poi la falsa abolizione del falso in bilancio, capiamo che stiamo in una repubblica del ricatto e noi dobbiamo sbrogliare questa matassa insulsa”.
Se il nome che esce fosse un nome di garanzia, potreste valutarlo? “Se dovesse mai venire fuori un nome importante, che sia da garanzia per tutti, una persona onesta, normale, che non firmi tutte le schifezze che ha firmato questo presidente, che sia anche più lungimirante, non vedo perché ci dovremmo sottrarre, ma sempre poi con un percorso trasparente e chiaro in rete con tutti gli iscritti del movimento. Su questo non abbiamo nessun tipo di problema, a noi ci muovono sempre l’interesse del Paese e il bene comune. Stiamo lavorando, tutto qui e poi vedremo. Se il PD o la maggioranza parlamentare farà una mossa, vedremo che tipo di mossa faranno”. Se fosse persona di garanzia potrebbe andar bene anche un politico? “Se fosse una persona di garanzia può andar bene un politico, un non politico. Se è una persona che sia davvero garante dei cittadini, del Parlamento, delle opposizioni, non c’è problema”