Ue, riforme dell’Italia promosse anche da Katainen. Dopo il via libera dell’Ue alla maggiore flessibilità, ad uscire allo scoperto positivamente per il nostro paese è il vicepresidente della stessa Commissione europea Jyrki Katainen: “Tutte le riforme del governo italiano sono giuste e importanti e aumenteranno la competitività”. E sul Jobs Act: “Aiuterà le assunzioni ed è più equo rispetto ai giovani”. Parole pronunciate davanti alle commissioni riunite di Camera e Senato che suonano come musica per le orecchie di Renzi e della sua squadra di Governo.
“Competitività competenza legislatori nazionali”
Katainen ha sottolineato che “la maggior parte delle ‘medicine’ che devono essere prese per creare lavoro sono nelle disponibilità degli stati membri”. E ha osservato: “L’elevata pressione fiscale che grava sulle imprese italiane è un tipico problema che è nelle mani dei politici italiani, l’Ue non ha competenza in materia fiscale. Molte questioni relative alla competitività sono di competenza dei legislatori nazionali”.
Italia potrà sfruttare nuova clausola sulla flessibilità
Riguardo gli esiti positivi per l’Italia dell’apertura dell’Ue sulla flessibilità, Katainen ha rimandato tutto alle previsioni di marzo, ma ha ammesso che il nostro paese potrà con ogni probabilità approfittare della nuova clausola promossa dalla Commissione europea.
Positivi Jobs Act e riforma Giustizia
Riforme complessivamente positive. In particolare il vicepresidente della Commissione, sembra apprezzare la riforma del mercato del lavoro e quella della giustizia. Katainen sembra non avere dubbi: “Le riforme proposte dal Governo italiano sono importanti e secondo me, a titolo personale, sono tutte giuste e aumenteranno la competitività del Paese. Questo è quanto ci dicono gli operatori privati”. Sulla riforma della giustizia ha aggiunto: “Se attuata rapidamente e in modo efficiente realizzerà un cambiamento positivo, secondo quanto ci dicono i privati”.
Favorire la crescita incentivando gli investimenti
L’obiettivo dell’Ue è favorire la crescita. A tal fine sono arrivati il via libera ad una maggiore flessibilità e il fondo europeo di investimenti strategici. “Massima priorità” al rilancio degli investimenti. In Europa non mancano liquidità e capitali privati, come fa osservare Katainen, ma c’è bisogno che questi producano investimenti perché all’interno dell’Unione “abbiamo tutti disperatamente bisogno di crescita economica”. E il motore per la crescita sono proprio gli investimenti.
Piano Junker parte della nuova strategia Ue
Il vicepresidente della Commissione, che figura tra i sostenitori del tanto temuto rigore di bilancio, ha anche parlato del piano Junker e dell’obiettivo di quest’ultimo di attirare con i 21 miliardi di euro dell’Ue 300 miliardi di investimenti. Come Katainen stesso ammette, “non è una bacchetta magica” ma è parte della nuova strategia della Commissione. E alle critiche sull’utopistico obiettivo del piano, ha risposto: “Molti ci hanno criticato perché il nostro moltiplicatore sarebbe irrealistico. Ebbene, il nostro moltiplicatore è inferiore a quello che si è registrato e ancora accade nelle operazioni finanziate dalla Bei, che hanno un moltiplicatore maggiore”. Ha inoltre ricordato: “Per la Banca europea degli investimenti il moltiplicatore medio è di uno a 18 per noi di uno a 15”.