Dopo aver assistito nei giorni scorsi al provocatorio gesto di Roberto Calderoli, che aveva fatto recapitare in commissione affari costituzionali due grandi scatoloni contenenti 40 mila emendamenti nei confronti della legge elettorale, Maria Elena Boschi mette le mani avanti e invita le opposizioni a non intralciare l’iter legislativo dell’Italicum: “Sono state accolte molte delle proposte alternative ma non possiamo immaginare che continue richieste modifica siano un modo per bloccare la legge elettorale”.
La Boschi ci tiene a sottolineare l’importanza che questa legge riveste nel quadro politico attuale: “Non possiamo permetterci di tornare a votare senza aver legiferato e senza che il parlamento abbia dato al paese una nuova legge elettorale. Tocca a noi scriverla e farlo nel modo più condiviso e ampio possibile”. Per il Ministro per le Riforme Costituzionali l’Italicum sarebbe una buona riforma elettorale: “che mette fine all’inciucio, rottama il consociativismo e può ridare un ruolo alla politica”.
Le opposizioni tuttavia non sembrano affatto gradire le posizioni espresse dal ministro. Mara Carfagna di Forza Italia si lancia in un duro e minaccioso attacco: “Non è il ministro Boschi a decidere quando si tornerà alle elezioni, sarà il futuro presidente della Repubblica. E se il presidente della Repubblica dovrà essere imparziale sarebbe bene evitare di dettare la linea prima che venga eletto”.
D’altro canto il testo dell’Italicum può contare anche sull’appoggio del presidente della commissione Affari Costituzionali, Anna Finocchiaro che la definisce come la “migliore riforma possibile”: “Un miglioramento rispetto al testo della Camera è intuitivo anche se siamo di fronte ad un’ipotesi di legge elettorale possibile dopo otto anni di Porcellum e non di quello che più ci aggrada”. Quanto alla soglia del 3% “è ragionevole” e quanto al tema della rappresentanza “il Mattarellum non era più rispettoso del voto diretto di questo sistema”.
Intanto Silvio Berlusconi starebbe cercando di riannodare i rapporti con Raffaele Fitto, sopratutto in considerazione del fatto che con l’approssimarsi dell’elezione del nuovo Capo di Stato i 40 elettori fedeli all’ex governatore pugliese sono indispensabili per l’ex Cavaliere. Tuttavia la situazione in casa Forza Italia non è certo tranquilla considerando i recenti mal di pancia della senatrice Bonfrisco in dura opposizione con Denis Verdini per quanto riguarda l’appoggio all’Italicum. Berlusconi non sembra quindi al momento avere la certezza sui 140-150 grandi elettori da assicurare a Renzi per il Colle.