Terrorismo Belgio: sventato un piano su larga scala contro la polizia

Solo 8 giorni dopo l’attentato di Parigi, l’Europa è di nuovo sotto attacco. L’antiterrorismo belga ha sventato un piano su larga scala con obiettivo la polizia.

Verviers

L’unità antiterrorismo della polizia belga ha ucciso due uomini, ferito e arrestato un terzo, nella città di Verviers, 56mila abitanti, al confine con la Germania. Secondo gli inquirenti stavano preparando degli attentati contro le stazioni delle forze dell’ordine: in quello che si suppone essere stato il loro covo sono stati ritrovati 4 kalashnikov e uniformi della polizia, oltre a tutto il necessario per costruire ordigni esplosivi. I sospetti hanno aperto il fuoco non appena è cominciato il raid.

Tutti e tre erano cittadini belgi, l’unico rimasto in vita pare essere di origini cecene. La polizia li teneva strettamente sotto controllo da almeno due settimane nel quadro di un’indagine preventiva determinata dal loro recente ritorno dalla Siria. Le prime ricostruzioni hanno fatto emergere l’imminenza di un attacco su larga scala. L’antiterrorismo giovedì ha risposto con un’operazione condotta su tutto il territorio nazionale.

Nonostante l’accaduto sia stato immediatamente collegato all’attentato di 8 giorni fa dai media internazionali, tuttavia, il Procuratore Eric Van Der Sypt, pur riscontrando delle analogie, ha affermato come sia troppo presto per fare un parallelo. La sensazione, però, è quella di aver scongiurato una seconda tragedia, sulla scia dei 17 morti di Parigi.

Terroristi pro-capite

Il Belgio è da anni uno degli epicentri europei dell’attività terroristica di matrice islamica. Secondo il britannico Centro di Studi sulla Radicalizzazione in Belgio c’è la più alta concentrazione di jihadisti: si stima che 300 cittadini, su 11 milioni, si siano recati in Siria (nel Regno Unito sono 600).

L’anno scorso Mehdi Nemmouche, cittadino francese, ha ucciso 4 persone all’interno del museo ebraico di Bruxelles: le autorità poi scoprirono che aveva combattuto in Siria per tutto il 2013. Al momento, 46 appartenenti a Sharia4Belgium, una delle maggiori organizzazioni estremiste del paese, sono sotto processo ad Anversa perché accusati di reclutare giovani per la “guerra santa” in Siria.