Buffon vuole diventare leggenda, nel mirino il sesto mondiale

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Nonostante la clamorosa scoppola rifilata al Verona, vittoria per 6 a 1 con una squadra composta per lo più dalle riserve, la Juventus di Allegri continua ad essere una di quelle squadre che, mai frase fatta calzò più a pennello, “vince, ma non convince”. Eppure Buffon, capitano bianconero e azzurro, ha delle ottime sensazioni riguardo la stagione attualmente in corso che vede la Juventus impegnata ancora su tre fronti: Serie A, Champions League e Coppa Italia.

“Quando in classifica – spiega Buffon – sei davanti hai la fortuna e l’onore di sapere che tutto dipende da te. Non bisogna tentennare, ma continuare a dare dimostrazione, soprattutto a noi stessi, di essere una squadra che sa quando deve accelerare e sa quando magari può rifiatare” Le parole dichiarate ai microfoni di JTV non lasciano spazio ai dubbi sulle ambizioni del capitano bianconero che, a chi gli chiede quale sia stata la sua ultima parata più bella, risponde: “Le mie ultime parate più belle? Contro la Sampdoria in casa, ma anche con l’Atletico Madrid, visto che era una gara decisiva. Sono veramente soddisfatto di quello che stiamo e sto facendo. Molte persone, da tempo, si aspettano il crollo e invece mi piace e mi stimola rilanciare sempre e dimostrare che certe cose che sto facendo ora magari dieci anni fa non le avrei fatte. Questa è la vera sfida, il vero pungolo. Continuare a stupire con la mia squadra, insieme alla mia squadra e grazie alla mia squadra.”

Un Buffon che non ha intenzione di mollare e che, anzi, vuole dimostrare di poter continuare a fare la differenza fra i pali. Non solo in ambito juventino: c’è anche l’azzurro nella sua testa, ma qual è realmente l’obiettivo del portierone da leggenda? “Mancano più di tre anni e non voglio illudermi. Ma sono fatalista, sono nato per questo tipo di lavoro e per essere un’eccezione. Se dovesse succedere che diventerò il primo giocatore al mondo a fare sei mondiali saremmo di fronte a qualcosa di più unico che raro.”