Mancano pochi mesi alle elezioni regionali in Puglia, e ancora poche sembrano essere le certezze della sfida elettorale. Se da una parte c’è il Pd che con le primarie ha scelto di candidare l’ex sindaco di Bari Michele Emiliano, dall’altra gli schieramenti politici concorrenti sembrano ancora non aver trovato il bandolo della matassa.
Il M5S, dopo la consultazione on line del 9 gennaio, ripetuta il 14, ha selezionato una rosa di nomi tra i quali saranno scelti gli aspiranti candidati al consiglio regionale.
È stata confermata invece la presenza di Sel alle elezioni regionali, anche se non è stata ancora definita la modalità di partecipazione. Il partito politico del governatore uscente potrebbe confluire nel movimento ‘Puglia in più’ di Dario Stefano, che aveva già partecipato alle primarie, ottenendo il 32% dei consensi. La presenza del partito di Vendola è stata confermata dallo stesso Stefano, il quale ha dichiarato all’ANSA che Sel “ha partecipato alle primarie, per buoni tratti ha sostenuto la mia candidatura, e le primarie sono state il preludio per partecipare alle elezioni regionali: quindi Sel ci sarà”. Sull’ipotesi di una candidatura unitaria, il leader di ‘Puglia in più’ ha aggiunto: “lo sta valutando Sel e i suoi organi e lo stiamo valutando noi come ‘Puglia in più'”.
Se la linea di Sel appare ancora in via di definizione, sul fronte azzurro la situazione politica sembra ancora più complicata. Forza Italia, al termine di un incontro tra il gruppo consiliare e il coordinatore regionale azzurro Francesco Amoruso, ha pubblicato un documento per cercare di far terminare lo stallo in cui ormai sembra trovarsi il partito. Nel documento si auspica che “il presidente Berlusconi e il partito nazionale individuino in tempi brevissimi una candidatura in grado di portare alla vittoria il centrodestra e che possa trovare l’unità della coalizione tutta in sede nazionale”. Un quadro politico quindi tutt’altro che definito al momento, suscettibile di ulteriori sviluppi prima del traguardo del 17 maggio.