Il sondaggio politico e elettorale dell’istituto Swg diffuso venerdì 16 gennaio 2015 ci permette di analizzare i timori dell’opinione pubblica a distanza di pochi giorni dalle vicende di Parigi e di evidenziare le intenzioni di voto degli italiani.
Sondaggi Swg 16 gennaio: l’allarme terrorismo
Le domande sono state poste agli intervistati tra il 14 e il 15 gennaio; partiamo innanzitutto dai quesiti politici.Due italiani su tre, precisamente il 65%, pensano che l’Italia sia a rischio attentati. Scendendo nel dettaglio, il 12% ritiene che il rischio sia molto elevato e il 53% – maggioranza assoluta – che sia elevato. Vi è poi un 26% che sostiene che il livello di rischio sia invece basso e un 3% che lo considera inesistente. A non saper rispondere al quesito è il 6% del campione.
Talvolta, in molti dibattiti, la tematica dell’immigrazione clandestina è associata – con argomentazioni logiche più o meno solide – a quella del terrorismo. Alcuni esponenti politici affermano che, se non si procederà alle espulsioni dei clandestini che sbarcano in Italia, il nostro paese rischia di diventare il crocevia del terrorismo. In sintonia con tale considerazione è il 55% degli italiani, con uno zoccolo duro del 25% che si trova del tutto d’accordo con essa. Di altro avviso è però un terzo dell’opinione pubblica, a sua volta suddivisa tra un terzo del tutto in disaccordo e due terzi semplicemente in disaccordo.
Il dato flash della settimana è che il 55% degli italiani accusa le organizzazioni musulmane di non prendere le distanze dagli integralisti; numericamente è la medesima percentuale che, nel quesito precedente, caldeggiava le espulsioni per gli immigrati irregolari, ed è plausibile che le due quote si sovrappongano molto.
Sondaggi Swg 16 gennaio: le intenzioni di voto
Veniamo ora alle intenzioni di voto al 15 gennaio 2015. Rispetto alla settimana precedente, secondo Swg è la Lega Nord a subire il calo più significativo, di un punto e mezzo, che la porta al 10%. Quindi le vicende di Parigi avrebbero sottratto consensi – e non aumentato – alla forza politica che si scaglia con più decisione contro l’immigrazione clandestina e la “minaccia islamista”.
Perde terreno anche il Partito Democratico, che plana al 37,2% (-0,9), mentre è il Movimento 5 Stelle a recuperare quasi un punto: ora si attesta al 21,5% (+0,9). Anche Forza Italia riesce a conquistare qualche elettore in più, perché torna a sfiorare il 15%. Lieve crescita anche per Fratelli d’Italia al 3,1% (+0,4) e SEL al 3,5% (+0,5), ma Rifondazione Comunista pare dimezzare i propri consensi dal 2% allo 0,9% nell’arco di una settimana, una variazione che ai nostri occhi pare piuttosto immotivata, o perlomeno accentuata dai sondaggisti. Nell’area di governo il calo del PD è contrastato dall’espansione delle forze centriste, con Scelta Civica che supera il punto percentuale (+0,3) e l’NCD che si colloca al 3,6% (+0,4).
A non esprimersi resta una quota molto alta di intervistati: uno su due.