Presentato come ogni settimana, nel corso del Tg La7 di lunedì 19 gennaio, il sondaggio elettorale Emg sulle intenzioni di voto ai partiti e sulla fiducia nei maggiori leader politici italiani.
Il primo dato significativo mostra un’ulteriore erosione, seppur di pochi decimali, del consenso del Partito Democratico, che passa in una settimana dal 36% al 35,6%, probabilmente danneggiato dalle polemiche interne seguite alle primarie svoltesi in Liguria, con l’abbandono del partito da parte di Sergio Cofferati. Sempre nell’area di centrosinistra, alla flessione del PD corrisponde, in questa occasione, una quasi equivalente crescita di SEL, che raggiunge il 3,4%.
Nel centrodestra, variazioni poco significative, con Forza Italia che si attesta al 14,5% e che riacquista un minimo vantaggio sulla Lega Nord, ora al 14,1%. Fra gli altri, la lista NCD-UDC risulta accreditata del 3,6%, mentre Fratelli d’Italia è stabile al 3,5%. Fuori dai due poli, il Movimento 5 Stelle riguadagna qualche decimo di punto e si attesta al 20,8%.
Il dato più evidente mostrato dal sondaggio elettorale Emg è però ancora quello dell’astensione, che aumenta ancora e tocca questa settimana il 44,5%. Gli indecisi sono pari al 15,6% dell’elettorato, facendo sì che (sommate anche le “bianche”) complessivamente il 62,2% non esprima una preferenza. Fra tutti gli altri, come visto, il centrosinistra al 40,3% mantiene poco più di quattro punti percentuali di vantaggio sul centrodestra, margine che si fa quindi sempre più sottile.
Per concludere con la fiducia nei leader politici, soltanto il premier e segretario PD Matteo Renzi vede ancora il suo dato variare al ribasso, passando dal 33% al 32%. Non cambia nulla per tutti gli altri, con Matteo Salvini ancora stabile, quindi, nella “piazza d’onore” con il 22%.