Il federalismo, cavallo di battaglia e riforma cara ai leghisti, viene preso a cuore da un uomo di sinistra. “I tempi sono maturi per federalismo effettivo” afferma il presidente della Conferenza delle Regioni e governatore del Piemonte, Sergio Chiamparino. In un’intervista al Taccuino di AmiciDem, area della sinistra riformatrice del Pd, spiega che “ciò che non ha funzionato nell’attuale architettura del Titolo V è però l’esistenza di un’area piuttosto ampia in cui i due livelli legislativi,Stato e Regioni, agiscono con competenza concorrente, perchè ha dato luogo a sovrapposizioni e a un aumento del contenzioso”.
“I tempi sono maturi – ha rimarcato Chiamparino – per cominciare a pensare seriamente a un federalismo effettivo e non di facciata, svincolato dai tabù culturali che ne hanno ostacolato il percorso negli ultimi anni. E a questo proposito penso che un deciso passo in avanti sul piano dell’autoriforma delle istituzioni regionali, con il rafforzamento di alcune esperienze interregionali già in essere sia a livello nazionale che europeo, possa facilitare il cammino”.
“Resta però il fatto – sottolinea Chiamparino – che molte materie, come Sanità o Ambiente, ma anche le Infrastrutture con il loro impatto sul territorio, ancorchè attribuite in modo esclusivo alle Regioni non possono essere considerate come compartimenti stagni”. Secondo il presidente della Conferenza delle Regioni, “serve uno strumento che agevoli la concertazione istituzionale, uno strumento correttamente individuato nel nuovo Senato, la cui funzione di ‘camera di compensazionè potrebbe però essere utilmente contemperata da una legge bicamerale che disciplini con puntualità e dettaglio le materie e le funzioni di competenza attribuite allo Stato o alle Regioni”.