Giancarlo Magalli come papabile per la presidenza della Repubblica. Non si tratta di uno scherzo, ma dell’esito delle Quirinarie lanciate sul proprio sito web dal Fatto Quotidiano, in cui il celebre conduttore dei Fatti Vostri risulta essere il più votato, davanti anche al giurista Stefano Rodotà.
La “Magalli mania”
Da mesi, il presentatore romano, nominato Commendatore al merito della Repubblica nell’aprile del 2007, è diventato l’idolo del web, scatenando una vera e propria “Magalli mania”. Come ricorda un articolo comparso su Giornalettismo, il tutto è cominciato da una finta dichiarazione di una certa signora Adriana Lupo, ottantenne bergamasca, ossessionata dal conduttore televisivo. Da lì si è arrivati alla pagina Facebook Ma quanto c**** è bello Magalli, e a una serie di battute, freddure e fotomontaggi che, ormai, sono diventati un tormentone su tutti i social.
Dopo la vittoria del primo turno delle Quirinarie indette sul foglio diretto da Antonio Padellaro, quindi, il web non è rimasto a guardare, organizzandosi con pagine, hashtag ed eventi ad hoc per supportare il proprio beniamino. Ad esempio, è nata la pagina Magalli al Quirinale, oppure si può ricordare l’evento fissato per il 29 gennaio Magalli presidente della Repubblica sponsorizzato da un’altra pagina, denominata Piovono Magalli.
Di fronte a questo successo sulla rete, c’è chi già si chiede la ricetta segreta del noto presentatore: ad esempio, Stefania Carboni su Giornalettismo prova a snocciolare dieci motivi per il quale Magalli potrebbe diventare presidente della Repubblica, che spaziano dalla calma con cui riesce a mettere d’accordo tutti sino al suo volto serafico, che sdrammatizza le situazioni peggiori.
Magalli: “Mi hanno voluto perché ho una faccia pulita”
“Mi hanno voluto perché ho una faccia pulita”, questo il commento del presentatore, che è in un’intervista al Fatto Quotidiano ha dichiarato che il suo primo atto da presidente sarebbe “farmi i fatti vostri”.
Il presentatore ha gradito molto questa trovata, lasciando i suoi pensieri su quanto accaduto alla sua pagina ufficiale di Facebook. Definendo il suo successo una “insurrezione sorridente”, Magalli rigetta le ipotesi di ritiro dal ballottaggio o quella della convergenza dei voti da lui presi su Stefano Rodotà: “sarebbe stato prendere in giro le migliaia di persone che hanno sostenuto questa pazza idea, pur sapendo tutte perfettamente che si tratta di un gesto simbolico”, spiega il conduttore che, ad Agorà, ha aggiunto: “Non c’è nessun tentativo da parte di nessuno di mettere la mia faccia nella rosa dei candidati al Quirinale; semmai c’è il tentativo di togliere delle facce quelle che alla gente non piacciono”.
Infine, Magalli si dice divertito da questa trovata, affermando: “la mia faccia è e resta a disposizione di chi vuole usarla per esprimere il suo sdegno, la sua indignazione, ma soprattutto la sua speranza.”