Lutz Bachmann, leader del movimento anti-islamico tedesco Pegida, si è dimesso dopo che una foto, in cui vestiva i panni di Hitler, è diventata virale su internet.
Movimento a rischio
Quarantunenne figlio di un macellaio di Dresda, Bachmann è una figura controversa ma questa volta sembra aver superato il limite. D’altra parte il movimento che rivendica le origini cristiano giudaiche dell’Europa, così come il suo leader, ha sempre contato su una certa dose di provocazione tanto quanto ha sfruttato internet e social network per farsi conoscere. Questa volta, però, la strategia si è rivoltata contro i suoi stessi ideatori.
Era dal suo parrucchiere Bachmann quando ha scattato la foto dello scandalo. Capita a molti di “scherzare” coi propri baffi imitando Hitler? Forse non a molti. Probabilmente è ancora inferiore la percentuale di quelli che dopo essersi immortalati nella propria personale imitazione del Fuhrer postano il proprio ritratto su Facebook. Almeno è quello che ci piace pensare. Tornando ai fatti, la foto è diventata virale dopo che al Dresden Morgenpost l’hanno vista e pubblicata. Bachmann ha chiuso il suo profilo poco dopo, ma la foto non è l’unico motivo.
Sedizione
È stato un lettore a segnalare la foto al Morgenpost insieme a quella che sembra essere un’autentica conversazione privata di Bachmann con un suo contatto Facebook. In essa, risalente a un mese prima dell’esordio del movimento, il leader di Pegida non va leggero in quanto a insulti contro stranieri e immigrati. Contestualmente, mercoledì, è stato reso noto che Bachmann è al momento indagato dalla Procura di Stato in quanto sospettato di “attività sediziosa”.
Le dimissioni di Bachmann sono sembrate doverose al comitato centrale di Pegida: la portavoce del movimento Katrine Oertel ha dichiarato al Der Spiegel che “ci dissociamo da quanto fatto da Bachmann su Facebook, non rispecchia i veri obiettivi del movimento”. Bachmann, da parte sua, si è difeso dicendo che la foto sarebbe andata a corredare un libro sulla satira e che comunque “ho molti amici musulmani”.