A spaventare Cuperlo è l’impostazione dell’Italicum approvata coi voti sia del Pd che di Forza Italia. I dubbi si basano sulle condizioni accettate da Berlusconi. Da qui il rappresentante della minoranza interna parte avanzando qualche dubbio sulla rotta del Pd.
Una “mutazione” del Pd in una “balena centrista che guarda a destra”. È questo il timore che Gianni Cuperlo, esponente della minoranza Dem, segnala in un’intervista a Repubblica. “Per me il congresso è finito un anno fa. Sostengo il governo, Renzi è il mio segretario”, afferma, ma “voglio capire che partito è”.
“Perchè, tornando all’Italicum, la novità non è il tentativo di spingere verso due grandi partiti ma il fatto che uno dei due col 13% dei voti non ha alcuna chance di vittoria. Allora delle due l’una. O Berlusconi consegna i suoi a una resa preventiva oppure si immagina che il partito della Nazione debba risolversi in una balena centrista relegando ai margini chi non si omologa. In quel caso il nostro destino sarebbe diventare un partito moderato che guarda a destra. È anche in questo la mutazione d’identità del Pd renziano, e io vorrei discuterne. Per capire se abbiamo ancora la stessa visione della sinistra, del bipolarismo, della democrazia”.
Sull’ipotesi che Forza Italia sia entrata in maggioranza, Cuperlo commenta: “Mai contestato il principio che le riforme si fanno assieme, ma qui si dice che da quell’accordo deriverebbe la scelta sul Quirinale e non solo. Serve chiarezza”.