La legge elettorale preparata dal governo? Un mostro come quello del film Frankenstein Junior, con la testa di Denis Verdini e il corpo del ministro Boschi. È ricorso a questa metafora Vincenzo D’Anna (Gal) per criticare nell’aula del Senato la legge elettorale. D’Anna è intervenuto sull’emendamento con la cosiddetta norma antiflipper, dal linguaggio particolarmente complesso per la sua tecnicità: “avete scelto di usare una terminologia ermetica che deve essere interpretata, ci sarebbe bisogno di un glossario. Mi viene in mente il responso dato dalla Sibilla ibis redibis non morieris in bello al quale bastava inserire una virgola per cambiare del tutto il significato. Sarebbe meglio inserire una formula matematica che spieghi come entrano voti ed escono seggi. È l’unico modo per evitare truffe e nottate in Prefettura”.
“È vero che nel mio partito – ha aggiunto riferendosi alle voci su Fi – si accinge a scendere in campo Antonio Zequila, detto er mutanda e con lui avremo sicuramente una classica interpretazione di questo Zibaldone. Va anche detto che questa legge ha l’ambizioso proposito di confezionare, con gli alambicchi della politica, un grande partito di centro, composto da liberali pentiti e comunisti pentiti, ma c’è un piccolo particolare: in genere i movimenti politici nascono da orizzonti valoriali, dai contenuti, da ciò in cui gli individui credono e non creando ‘mostri politicì, come in Frankenstein Junior, mettendo la testa di Verdini sul tronco della Boschi. Sarebbe infatti dotare la Boschi di un particolare acume, ma Verdini di una bellezza inusitata. Stiamo attenti con questi mostri”.