Chi lo avrebbe mai detto: a bocciare la scissione Pd è Susanna Camusso leader della Cgil. Spesso, parlando dei democratici, si fa riferimento alla vicinanza tra i leader del sindacato e gli esponenti politici della sinistra del Pd come ad esempio Stefano Fassina. Ma Camusso a sorpresa motiva la sua contrarietà allo strappo di cui ormai di parla da mesi e da molti dato come imminente.
Il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, ha spiegato cosa pensa a proposito di una scissione all’interno del Pd. “Penso che di formazioni piccole ne abbiamo già troppe” a margine dell’inaugurazione della scuola di formazione politica Alisei, in merito ad una possibile uscita della sinistra Pd dal partito.
Alla domanda se vedesse con favore la nascita di una Syriza italiana, Camusso ha replicato: “Penso che sia situazioni imparagonabili e quando si ragione di politica bisogna sempre partire dalla realtà di quello che c’è nel proprio paese e non pensare che diventiamo un’altro paese”.
Camusso “Pd grande partito di csx”
A chi gli chiedeva se il Pd non fosse ormai da considerarsi una formazione di centrodestra, il segretario della Cgil ha risposto che “non si può metterla in questi termini: il Pd rappresenta in Italia un grande partito di centrosinistra – ha spiegato – e con questo bisogna comunque fare i conti, non è che basta un volto a creare una nuova formazione. Questa – ha concluso – è la storia della debolezza della sinistra in Italia”.