“Abbiamo fatto una scelta precisa, chiedendo i nomi per il Quirinale al segretario del partito di maggioranza relativa: non per deciderli in segrete stanze, ma per farli poi scegliere ai cittadini sulla rete. Vogliamo fare un accordo con loro, non con Renzi”. Intervistato dal Fatto Quotidiano, il vicepresidente della Camera, Luigi Di Maio, ha chiarito le ragioni che hanno indotto il M5S a chiedere a Matteo Renzi di rendere noti i nomi scelti per la presidenza della Repubblica. Il successore di Napolitano, ha aggiunto il deputato cinquestelle, deve essere “un garante, di alta caratura”. Ma la sua elezione dovrà avvenire anche con la benedizione di Silvio Berlusconi. “Credo che lui – ha replicato Di Maio – sia allergico ai profili di alta caratura. Ma per come è congegnato il sistema di elezione nella Costituzione non ci possono essere pregiudizi verso alcuna forza politica. Seguiremo l’indicazione dei cittadini”.
Quirinale, Di Maio: “Occorre sorvegliare sulle votazioni”
In vista delle votazioni per il Colle, Di Maio teme che molti parlamentari possano scattare una “foto ricordo” del proprio voto nel seggio. “Non si può chiedere ai parlamentari di consegnare il telefonino prima di votare. Ma con un po’ di creatività si possono trovare metodi per sorvegliare”.
La presidente della Camera Boldrini, interpellata sulla questione, ha assicurato che “basta il catafalco a garantire la correttezza del voto”. Ma per Di Maio “non basta neppure la cabina per gli elettori, se è per questo”. “Capisco le difficoltà regolamentari. Si può lavorare soprattutto sulle sanzioni – ha concluso il deputato M5S – per esempio annullando il voto di chi l’abbia fotografato”.