Sicilia, 1500 immigrati nelle ultime 24 ore
Scappano a migliaia, ma non arrivano purtroppo tutti. Sono gli immigrati che intraprendono il viaggio disperato per la possibilità di vivere un’esistenza dignitosa. Scappano da fame e da guerre. Nelle ultime 24 ore sono stati più di 1500 gli immigrati salvati dalla Capitaneria di Porto e dalla Marina Militare italiana. E il flusso non dà l’impressione di bloccarsi.
Le stime sostengono che, entro stasera, saranno complessivamente 2000 i nuovi immigrati presenti sul suolo del Bel Paese. I Centri di prima accoglienza, però, sono al collasso: si pensi a Pozzallo, provincia di Ragusa. Per accogliere i nuovi arrivi sono stati trasferiti in fretta e furia circa 300 ospiti accasati da qualche tempo. Anche la struttura di Augusta, provincia di Siracusa, è al completo. Quasi la stessa sorte dell’organizzazione Cara di Mineo (nel messinese). Predisposta solo per i rifugiati politici (cioè per coloro che scappano da una guerra e che il diritto italiano prevede l’accoglienza in toto e l’impossibilità di espulsione) è finita al centro di polemiche per la volontà di Rosario Crocetta di trasformarla in un centro di prima accoglienza: “la solidarietà nei confronti dei migranti è un dovere che hanno lo Stato, la Regione e anche i Comuni, senza allarmismi. se ci sono problemi i sindaci sanno come contattarmi per tentare di risolverli”. Una frecciata diretta al sindaco di Mineo, Anna Aloisi, fortemente contraria all’ipotesi dettata dal Governatore: una “strumentalizzazione politica ispirata dall’estremismo, proprio in coincidenza con l’avvio delle Europee e la prossima pubblicazione del bando di gara per la gestione del centro”. Quindi conclude: “il Cara di Mineo non deve subire trasformazioni dettate dell’emergenza”.
Ed a proposito di asilo politico, proprio stamane la Polizia di Frontiera Marittima del Porto di Bari, in collaborazione con la Gdf, hanno scoperto dodici immigrati nascosti all’interno di un camion guidato da un cittadino bulgaro, arrestato per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Non avendo documenti che provino la cittadinanza siriana (come essi affermavano) sono stati reimbarcati per la Grecia, nazione dalla quale proveniva il camion che li ha trasportati.
Daniele Errera