La scelta di Matteo Renzi di portare avanti le riforme strutturali e di decidere chi sarà il nuovo Presidente della Repubblica alleandosi con Silvio Berlusconi ed ignorando così i malumori del suo partito, si sta forse rivelando controproducente per il premier. La minoranza Pd, un tempo suddivisa in piccole correnti antagoniste, si sta ora rinsaldando nella volontà di contrastare il patto del Nazareno, e molti importanti esponenti democratici stanno guardando a sinistra per cercare un fronte comune.
L’ultimo in ordine di tempo a prendere posizione schierandosi in opposizione a Renzi è il sindaco di Milano Giuliano Pisapia che oggi proprio a Milano ha partecipato alla manifestazione “human factor” organizzata da Nichi Vendola e che è stato accolto molto calorosamente dalla dirigenza di Sel.
Infatti, l’invito espresso oggi dal primo cittadino di Milano a dar vita ad una nuova iniziativa politica “anche cambiando cavallo”, rivolto al Pd, non può lasciar spazio a dubbi rispetto ai sentimenti nei confronti di Renzi e alle sue idee “rottamatrici”: “Ho detto a un ragazzino che venivo qui e lui mi ha detto: ma là ci sono solo le vecchie mummie…. Gli ho risposto: vieni a vedere, non ci sono le vecchie mummie ma un popolo entusiasta: popolo che vuole il cambiamento necessario. Cambiando anche cavallo, ma guardando sempre a sinistra”.
Nel suo intervento Pisapia non ha risparmiato velenosi commenti alle criticate intese Renzi – Berlusconi: “ Il Pd non è il partito delle grandi intese. Si vede alle feste dell’Unità, dove ho visto una sinistra che si mette al servizio, che lavora insieme, dove c’è una sinistra vera. Quella parte del Pd è quella con cui dobbiamo rafforzare il rapporto, è un popolo che non ama le grandi intese ma ha voglia di lavorare sul territorio. I sindaci di centrosinistra devono essere un esempio di innovazione della politica. Questo deve essere un punto di partenza, altrimenti perdiamo ancora” ed ha concluso dando segnali di speranza per la minoranza democratica:”Nel Pd la minoranza all’interno del partito è la maggioranza all’interno del Paese“.
Nichi Vendola, attacca ancora più duramente Renzi e la sua politica: “Il renzismo è la versione aggiornata del neo conservatorismo nella versione italiana” e si scaglia senza mezzi termini contro il patto del Nazareno: “Il Patto del Nazareno è il momento di fondazione del Partito della Nazione. È il seppellimento della dialettica tra destra e sinistra, tra giustizia e ingiustizia. Ed è organico a questo progetto che la politica sia soltanto la processione dei commenti mentre altrove si esercita l’arte del comando” e visto che per domani è prevista la partecipazione di molti esponenti della dissidenza PD, in tensione per gli sviluppi sull’elezione al Quirinale riserva un commento sull’elezione del presidente della Repubblica che a suo avviso: “E’ il garante di un patto scellerato o dell’oligarchia, ma il garante della Costituzione” e pertanto “dobbiamo impedire che sullo schermo del Quirinale di proietti quel brutto film chiamato ‘patto del Nazareno'”.