La vittoria di Syriza e Tsipras in Grecia galvanizzano la sinistra in Italia. Ecco l’intervento di Maurizio Landini della Fiom: “Quando lo scorso autunno, invitato da Alexis, sono andato ad Atene alla festa di Syriza mi ha colpito il fatto che quel movimento non è nato con l’idea di dar vita a un nuovo partito, bensì dalla necessità di dare risposte materiali (le cure sanitarie, i pasti quotidiani) alle persone. Questa è la grande novità. Questa è la forza di Syriza ma anche di Podemos in Spagna”.
Secondo il leader della Fiom Maurizio Landini anche in Italia si deve fare qualcosa di simile, porsi l’obiettivo, dice, “di cambiare i processi e, contemporaneamente, puntare a governare il Paese con un progetto alternativo a quello della Bce e della Troika“.
In questo processo “che va oltre i partiti”, assicura, “la Fiom ed egli stesso ci saranno”.
“Il popolo greco – spiega Landini – ha scelto una piattaforma che è esattamente opposta a quella del governo italiano. Il governo Renzi sta completando il programma indicato dalla Bce nella famosa lettera dell’agosto 2011 e avviato con il governo Monti. Non c’è stata alcuna discontinuità. E d’altra parte Renzi è stato il presidente di turno dell’Europa ma nessuno se n’è accorto”. “Aderire al nuovo coordinamento che ha lanciato Vendola – aggiunge -? Non è questo il punto. Va data continuità allo sciopero generale”.
Alla domanda se lui stesso sia lo Tsipras italiano, Landini replica di non averci “mai pensato”. “La scissione nel Pd non mi interessa – aggiunge – la ragione della crisi della sinistra risiede nel fatto che non c’è più la sinistra”.