Elezioni Grecia, Civati e Salvini sulla vittoria di Tsipras e Syriza
Elezioni Grecia: la vittoria di Tsipras vista da due prospettive differenti ma unanime apprezzamento. Da una parte il commento di Pippo Civati, esponente della minoranza Pd, e dall’altra del segretario della Lega Matteo Salvini che dell’esito elettorale della vicina Grecia mette in risalto la chiave anti-europeista.
Queste le parole di Pippo Civati: “È una scelta che è un azzardo, ritengo. Dopo di che, in parte è anche fondata: la sfida di Tsipras è sulla lotta all’austerity, e da quel che capisco quel partito era l’unico partner che non avrebbe creato problemi. Ho visto che Formigoni, con molta ironia, fa confronti con le larghe intese italiane”. Lo afferma alla Stampa Pippo Civati del Pd, a proposito della coalizione tra Syriza e il partito di destra ‘Greci indipendenti’.
Sul fatto che anche Renzi per fare le riforme abbia fatto il Patto del Nazareno, Civati replica: “Intanto Tsipras ha vinto le elezioni, a differenza di Renzi. Che peraltro ha recuperato le larghe intese che c’erano con chi ha perso le elezioni, e deciso di farle durare per cinque anni. Sono paragoni del tutto inappropriati. Proprio volendo trovare una similitudine tra Grecia e Italia – aggiunge – se noi del Pd riuscissimo a trovare una forza politica disponibile a fare con noi una battaglia in una alleanza spuria, si dovrebbe pensare al M5S”.
“In ogni caso – prosegue Civati – quella tra Tsipras e Anel è un’alleanza programmatica limitata; da noi si è fatto un patto di legislatura per varare leggi e riforme su cui noi non siamo peraltro d’accordo”.
Salvini: vittoria Tsipras è una buona notizia
“La vittoria di Tsipras in Grecia è una buona notizia perchè è uno schiaffone all’Europa dell’austerità, delle banche, dei burocrati. È una bella sberla che servirà all’Unione, innanzitutto a cambiare le politiche fallimentari degli ultimi anni”. Lo afferma il leader della Lega, Matteo Salvini, in un intervento sul Tempo, in cui spiega che “con Tsipras si apre una pagina nuova, soprattutto perchè l’alleanza del primo partito greco con il movimento di destra anti-euro conferma che le categorie tradizionali della politica, sinistra e destra appunto, sono ormai superate”.
“Peccato – prosegue Salvini – che i partiti italiani siano impegnati ad elaborare strategie per l’elezione del nuovo Capo dello Stato. Spero che l’oracolo Renzi decida presto cosa deve fare il Pd. Il dibattito, comunque, non mi appassiona. La Lega non parteciperà a scambi o accordi sottobanco. Ma quello che mi dà più fastidio – fa sapere – è che tutti dicano che ci vuole un presidente della Repubblica che sia gradito all’Europa. Ecco, noi faremo esattamente il contrario. Voteremo un Capo dello Stato sgradito all’Ue”.