Berlusconi, Procura dice no a libertà anticipata
Berlusconi, la Procura nega fine anticipata servizi sociali. Gli avvocati dell’ex Cavaliere avevano chiesto uno sconto della pena per il proprio assistito per buona condotta.
La Procura di Milano ha detto no all’anticipazione di 45 giorni rispetto al termine naturale della pena. Non è un parere vincolante. Si attende la decisione del tribunale di sorveglianza.
La condanna nel Processo Mediaset
La condanna per Silvio Berlusconi era arrivata dalla sentenza definitiva nell’ambito del Processo Mediaset il 1° agosto 2013: 4 anni di reclusione per frode fiscale. Di questi, tre sono stati coperti dall’indulto. La richiesta di scontare il rimanente anno di pena ai servizi sociali era stata accolta il 15 aprile del 2014.
Le scuse dell’ex Cavaliere ai magistrati
Nella richiesta firmata dagli avvocati di Berlusconi, oltre alle scuse rivolte dall’ex premier ai magistrati per le frasi da lui stesso pronunciate nell’aula del processo a Napoli, è anche possibile leggere: “Il progetto rieducativo si è arricchito dello svolgimento dei lavori di pubblica utilità (…) da cui ha ascolto con entusiasmo uno spunto di riflessione sulla condizione degli anziani”.
Al giudice del tribunale di sorveglianza la decisione finale
La parola passa ora al giudice del tribunale di sorveglianza Beatrice Crosti. A lei spetta la decisione finale sulla pena comminata all’ex Cavaliere.