“Ci eravamo dati un anno di tempo nel febbraio 2013. Poi, da una parte l’abbrivio del nostro progetto, dall’altra il crescere del disagio sociale… Insomma, si parte”. Lo afferma al Quotidiano nazionale, Corrado Passera, sul lancio del suo partito, Italia unica. “Il paese si sta fermando – spiega Passera – . La crisi peggiora, il governo non fa quasi niente, il vuoto politico fra Renzi e Salvini è enorme. Noi – fa sapere – vogliamo andare anche oltre Berlusconi e i centristi”.
“Gli attuali partiti di centrodestra sono asserviti al Pd di Renzi. Così moltissimi italiani di fronte a questa offerta politica non vanno neanche più a votare. Elettoralmente – osserva Passera – il centro non esiste, non mi piace la politica dei due forni, credo che l’Italia oltre al Pd debba dotarsi di una forza con vocazione maggioritaria che rappresenti il mondo popolare, liberale e riformista”. “Il Nazareno – aggiunge – è un contratto tra due persone, non tra due partiti, che nessuno conosce”.
Secondo Passera servono 400 miliardi per uscire dalla crisi. “Il debito scaduto della Pa – spiega – , circa 100 miliardi, può essere pagato subito e migliorerebbe i conti pubblici facendo incassare 20 miliardi di Iva. Si possono attivare 100 miliardi di credito con il fondo centrale di garanzia usando 20-30 miliardi di attivi pubblici. E poi bisogna smettere di sprecare fondi strutturali in mille iniziative focalizzandosi in alcuni grandi progetti infrastrutturali, ad esempio finanziare i porti o le ferrovie e unire il Mezzogiorno all’Europa. Nel nostro progetto prevediamo di tagliare di 50 miliardi le imposte e spieghiamo dove andare a trovare le coperture. E poi servono contratti di produttività, piuttosto che incentivi temporanei alle assunzioni”.