Il ministro del Lavoro, Poletti: “Il piano giovani c’è ma le Regioni non firmano”
“Il Piano Garanzia Giovani, che punta a fornire ai ragazzi un’opportunità di formazione, orientamento e/o lavoro, partirà formalmente il primo maggio ma il problema sono le Regioni che non hanno ancora firmato le convenzioni col ministero”. Così, in un colloquio con il Corriere della Sera, il ministro del Lavoro Giuliano Poletti. Il primo maggio, spiega, sarà “il primo giorno utile nel quale i giovani tra i 24 e i 29 che cercano un’opportunità di formazione o lavoro, anche in proprio, potranno iscriversi al portale nazionale Garanzia giovani, non serve affannarsi: non utilizzeremo l’ordine di iscrizione come criterio di priorità”.
Chi chiamerà materialmente il giovane sarà “il centro per l’impiego o la struttura anche privata accreditata presso la Regione. Sarà quest’ultima a scegliere l’agenzia e a compensarla in base a un tariffario nazionale già pronto”. Tra le Regioni che hanno firmato la convenzione per realizzare questo servizio ci sono Sardegna, Val d’Aosta “e forse anche l’Emilia. Per ora diciamo che funziona il portale nazionale – sottolinea Poletti -, che nel frattempo sta contattando anche la controparte, le imprese, perchè si iscrivano al portale e depositino le loro offerte”. Quanto alla retribuzione, per gli stage il tariffario nazionale “fissa in 500 euro il compenso mensile a carico della Regione”. Per gli altri contratti che siano di apprendistato, a tempo determinato o indeterminato, valgono le regole contrattuali del settore in cui si lavorerà e le leggi nazionali. “Noi non promettiamo lavoro – precisa Poletti -. L’operazione può coinvolgere 900 mila giovani cui verrà offerta un’opportunità che non automaticamente si tradurrà in un lavoro”.