Il governo greco ieri ha ufficializzato per la prima volta il rifiuto al prolungamento del memorandum. L’obiettivo di Tsipras resta un risanamento dei conti che non pesi sui cittadini europei.
Giornata di rottura
La visita di Jeroen Dijsselbloem, presidente dell’Eurogruppo, ha segnato una giornata di rottura tra la Troika e Atene. Basta “lacrime e sangue”; Tsipras vuole andare avanti per la strada tracciata in campagna elettorale anche se, per Dijsselbloem, questo determinerà il “deragliamento dell’economia”.
“Questo programma è stato rifiutato dal popolo greco” ha risposto Tsipras che, quindi, ieri ha di fatto per la prima volta rifiutato il prolungamento del memorandum che provocherebbe altri tagli agli stipendi, alle pensioni, licenziamenti e sovra-tasse (insieme ad esso sfumerebbe anche l’ ultima tranche degli aiuti economici pari a 7 miliardi di euro dai creditori internazionali).
Il governo greco, come ha detto il ministro delle Finanze Yannis Varoufakis, non tratterà più con i funzionari della Troika (Fmi, Bce, Ue) “perché hanno il compito di controllare un programma che abbiamo già respinto” e si concentrerà nella collaborazione con gli organi istituzionali della Commissione Europea, della Banca Centrale, del Fondo Monetario Internazionale: “la nostra intenzione è di convincere i partner che trovare una soluzione è nel nostro interesse comune. Interesse che sarà raggiunto da un accordo che dovrà scaturire dalle trattative tra tutti i partner europei”. Non potrà esserci sviluppo “con azioni unilaterali” ha aggiunto Dijsselbloem.
La reazione della Merkel
Intervistata dall’Hamburger Abendblatt e dal Berliner Morgenpost, Angela Merkel ha dichiarato di non prevedere “una cancellazione del debito greco nell’immediato” e ha poi aggiunto, che “c’è già stata la cancellazione del debito volontaria da parte dei creditori privati, le banche hanno già ridotto di miliardi il debito della Grecia”. Il debito della Grecia è ancora pari a 323 miliardi di euro, il 175% del Pil.
La cancelliera si augura che la Grecia “rimanga permanentemente nella zona Euro”, da parte sua “l’Europa continuerà a mostrare la sua solidarietà nei confronti della Grecia e degli altri paesi colpiti dalla crisi a patto che continuino nell’attuazione delle riforme e delle misure di salvataggio”. Wolfgang Schaeuble, ministro delle Finanze tedesco ha ribadito che, su questo punto, “non c’è niente da discutere, siamo difficili da ricattare”.