Gli analisti politici sono tutti concordi nell’affermare che anche questa volta il M5S ha perso l’occasione per ritagliarsi un ruolo importante nella storia della politica italiana. Ma Roberto Fico, esponente di punta del M5S, non è d’accordo. “L’opposizione del Paese non deve per forza condividere il presidente. Non c’è stata nessuna sconfitta, anzi, ancora una volta, la nostra sola presenza in Parlamento ha innalzato la qualità della loro scelta” afferma in un’intervista a Repubblica, Roberto Fico che sul neocapo dello stato Sergio Mattarella aggiunge: “Lo aspettiamo al varco come forza di opposizione responsabile. Io e il mio gruppo parlamentare gli facciamo i migliori auguri. Speriamo che dimostri di avere il senso della Costituzione contro l’assurdità dei decreti omnibus e della decretazione d’urgenza. La prima prova è vicina, sarà l’esame della legge elettorale”.
Fico respinge quindi l’ipotesi che nel movimento ci sia stata una divisione sul nome da proporre per il Colle: “L’assemblea di venerdì ha deciso di stare su Imposimato quasi all’unanimità, solo in tre hanno votato contro. Avevamo detto che avremmo fatto una votazione lampo se fossero cambiate le maggioranze su un nome condiviso, ma la maggioranza si è solo allargata, Sel ha fatto come al solito la stampella del Pd, e perfino Alfano, che fino al giorno prima non voleva votarlo, alla fine si spellava le mani per aver salvato il suo posto nel governo. Mentre Berlusconi – aggiunge -, dopo aver minacciato la rivoluzione, li ha fatti votare scheda bianca. Una storia di ricatti incrociati in cui non siamo voluti entrare”.