Il grande vecchio del giornalismo italiano, Eugenio Scalfari, interviene a In Mezz’ora e commenta l’elezione al Quirinale di Sergio Mattarella. E lo fa tessendo le lodi del nuovo inquilino del Colle. “Sergio Mattarella farà le stesse cose che il Papa sta facendo nella chiesa. È una frase impegnativa, anche paradossale, ma contiene una verità. Non butterà all’aria le regole, le farà rispettare. Non è banale, non tutti i presidenti della Repubblica sono riusciti a far rispettare le regole, qualche volta sono stati al servizio di chi governava”.
Scalfari: “Elezione è capolavoro di Renzi”
Il fondatore di Repubblica aggiunge poi: “Non lo conosco personalmente, dal punto di vista dell’età potrebbe essere mio figlio” premette Scalfari, spiegando di averlo “seguito con molta attenzione, ma non ci siamo mai incontrati”. “Il nuovo capo dello Stato – aggiunge Scalfari – ebbe una giovinezza terribilmente funestata dall’uccisione del fratello Piersanti, che era presidente della Regione e quindi una figura fondamentale in una Sicilia tendenzialmente sempre separatista o comunque Regione a statuto speciale, una figura importante soprattutto perché non faceva parte nemmeno in modo indiretto con quella zona grigia della Dc a contatto con la mafia”. Piersanti “fu ucciso e credo che Sergio Mattarella sia stato spinto alla politica non dico per vendicare il fratello, perché non era questa l’intenzione, ma per proseguire l’opera del fratello, non necessariamente in Sicilia, ma nella politica italiana. È così che nasce”.
Poi arriva il plauso all’operato di Matteo Renzi per la riuscita dell’operazione. “Per questa elezione del presidente – un capolavoro dal punto di vista di Renzi, anzi di tutti – Renzi ha dato un’intonazione al partito che è quella che il Pd dovrebbe avere, ma che Renzi non ha mai dato. È un partito della sinistra riformista”. È stato un “aggancio a sinistra che non può essere mandato a casa: si deve formare una sinistra moderna e nuova che combatta per l’Europa nuova. Una politica nuova, l’appoggio a Draghi, una politica di crescita, un recupero con i sindacati e gli Stati Uniti d’Europa”.