Il Front National si conferma (per ora) il primo partito di Francia. La candidata di Marine Le Pen nella circoscrizione del Doubs, Sophie Montel, è infatti arrivata in testa al primo turno delle elezioni legislative parziali di domenica 1 febbraio, in occasione di un voto che designerà il sostituto dell’ex ministro socialista Pierre Moscovici – trasferitosi a Bruxelles dopo la nomina a Commissario Europeo – in Assemblea nazionale.
FN primo partito
L’esponente FN, che ha ottenuto il 32,60% dei suffragi, è attesa al ballottaggio con l’uomo del Partito Socialista Frédéric Barbier, qualificatosi al 2° turno forte del 28,8% delle preferenze. Amara sconfitta, invece, per il centrodestra dell’UMP: Charles Demouge, il candidato di Nicolas Sarkozy, si è fermato in terza posizione con il 26,54%, finendo così escluso (per la prima volta in un’elezione per il Parlamento) dal voto decisivo in programma domenica prossima.
In ballo non c’è solo un “semplice” posto da deputato, bensì un tassello fondamentale per il controllo dell’emiciclo. Al Partito Socialista, rappresentato in Assemblea Nazionale da 287 eletti su 577 seggi, lo scranno vacante di Moscovici serve come il pane per ottenere la maggioranza assoluta, fermo restando l’accordo parlamentare con il Parti de Gauche (15 deputati).
Hollande respira, dilemma Sarko
Nonostante il forte tasso di astensione (si è recato alle urne solo il 39,56% degli aventi diritto) e un Front National ormai habitué dei secondi turni, i socialisti salutano con ottimismo il risultato di Barbier. Alla vigilia, dalle parti di Rue Solférino si respirava un’aria da ennesima débacle, ma la gestione del dopo-attentato a Charlie Hebdo da parte del governo ha restituito credibilità al soggetto politico del Presidente François Hollande e di Manuel Valls, cresciuti rispettivamente di 20 e 15 punti nei sondaggi d’opinione.
“[Barbier] è il candidato di tutti i Repubblicani”, ha twittato il Primo Ministro a spoglio concluso, lanciando un messaggio inequivocabile al grande sconfitto nel Doubs: l’UMP. Martedì è prevista una riunione dell’ufficio politico al termine della quale il leader Sarkozy annuncerà la posizione ufficiale del partito in vista del ballottaggio.
L’ex inquilino dell’Eliseo è chiamato a sciogliere il dilemma tra un’indicazione di voto per il candidato socialista (in linea con il cosiddetto “Spirito dell’11 gennaio” di unità nazionale in chiave anti-Le Pen) e l’approccio “Ni Front National-Ni Gauche” già adottato dal suo predecessore Jean-François Copé.
Niccolò Inches
@niccolink