“Forza Italia è morta, Ncd è a pezzi ed il M5S si sente poco bene”. Woody Allen la descriverebbe così la sindrome post traumatica da elezione presidenziale in cui sono piombati alleati e competitor del Pd di Matteo Renzi, abilissimo kingmaker e demiurgo scaltro, arcilodato per l’operazione Mattarella. L’ultima partita per il Colle è stata la nemesi di quanto avvenuto due anni fa. Allora furono i democratici a leccarsi le ferite dopo lo psicodramma interno, con relativa figuraccia, che portò alla riconferma di Napolitano. Se nel 2013 l’immagine simbolo di Forza Italia era quella di un sorridente Berlusconi che plaudeva al Giorgio-bis, la scena clou di queste presidenziali è senz’altro la matta e disperata corsa di Gasparri attraverso il catafalco: la prova che mai avrebbe potuto apporre il nome di Mattarella sulla scheda immacolata, in ossequio alla linea della ditta. Dettame che non tutti in Forza Italia hanno seguito. La lista dei presunti franchi soccorritori azzurri circolata in questi giorni è l’ennesima prova del clima da cortile di penitenziario che si respira nel partito di Berlusconi, voliera impazzita in cui falchi e colombe frullano beccandosi senza ritegno.
Ncd perde pezzi: Salvini pronto ad accogliere gli ex di Alfano
L’Ncd di Alfano, altro sconfitto della gara per il Quirinale, sta facendo i conti con numerose defezioni. Sacconi si è dimesso da capogruppo al Senato, Cazzola e Berselli se ne sono andati sbattendo la porta. Ma l’addio che ha suscitato più clamore è stato quello di Barbara Saltamartini, la portavoce del partito: “Una vicenda dolorosa. Ma è un addio che parte da lontano, c’è stata troppo arrendevolezza a Renzi, un premier che si è contraddistinto soprattutto per gli annunci”. Dopo un periodo di incubazione nel limbo del Gruppo Misto, la Saltamartini potrebbe presto confluire nella Lega di Matteo Salvini. Si tratterebbe dell’unica donna tra i deputati leghisti. Ma quello dell’ex portavoce Ncd non è l’unico arrivo atteso in casa Salvini. Il segretario del Carroccio è attualmente impegnato in una campagna acquisti invernale che – come riportato da Il Corriere della Sera – presto potrebbe far indossare la casacca verde a sei-sette nuovi transfughi, di cui quattro ex M5S. Almeno per quanto riguarda la Camera. A Palazzo Madama, infatti, non sono previsti nuovi ingressi. A confermarlo è lo stesso Salvini, ai microfoni di Radio Padania: “Escludo listoni unici o marmellate. Sono tre o quattro e non certo 50 riciclati. Ho letto ieri che Berlusconi avrebbe detto di voler fare la Lega delle Leghe: non se ne parla nemmeno, la Lega è la Lega. Vedremo quindi se allearci o non – ha concluso – ma escludo minestroni unici o marmellate”.
Calderoli: “C’è la fila per entrare nella Lega”
Insomma, per entrare nella Lega “c’è la fila”, come ha sottolineato Roberto Calderoli: “Non facciamo campagna acquisti – ha detto l’ex ministro – non abbiamo interesse a fare da scialuppa ai naufraghi. Se oggi dovessimo di dire di sì a tutti quelli che ci hanno chiesto di passare con noi, si potrebbe fare un gruppo parlamentare sia alla Camera sia al Senato”. Ufficialmente Salvini tuona contro i “riciclati” della politica. Ma le trattative per rinfoltire la sua squadra vanno avanti eccome.