Berlusconi va in tv e attacca Napolitano: “Mi fece fare brutta figura in Europa”
Silvio Berlusconi torna nel suo habitat naturale, la tv. La sua tv. Oggi pomeriggio il leader di Forza Italia è stato ospite di Domenica Live, programma di Canale 5 condotto dalla fedele Barbara D’Urso. L’ex Cavaliere parte con un attacco al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano: “Mi fece fare brutta figura con l’Ue, non firmando un decreto (sulla crescita, ndr) che io invece avevo assicurato alle autorità europee entro settembre 2011”.
Poi arriva la classica intemerata contro la magistratura: “Se una legge non piace alla sinistra – spiega Berlusconi – viene impugnata da un pm di sinistra e portata davanti alla Corte costituzionale che inderogabilmente la abroga perché anzichè essere una istituzione di garanzia sopra le parti è diventata un organo politico della sinistra. Questo perché i precedenti tre presidenti della Repubblica hanno mandato 5 su 15 membri della Corte di sinistra, oggi ci sono 11 membri di sinistra contro 4 e allora questo Paese non è governabile”.
Parole appena meno amare per il premier Matteo Renzi: “Renzi è sicuramente simpatico, molto simpatico, un grande comunicatore, ha grande coraggio, ha una capacità di lavoro che mi ricorda quella che avevo io alla sua età ma è di sinistra e la sinistra ha come vangelo quello di aumentare le tasse”.
Di Beppe Grillo, invece, Berlusconi ha detto che il leader del Movimento 5 Stelle “è uno sfasciacarrozze che sa solo urlare e che ha mandato in Parlamento gente che urla”. “Chi vota Cinque stelle – aggiunge l’ex premier – non è solo amareggiato ma arrabbiatissimo. Il 46% di coloro che hanno votato per lui secondo un sondaggio si dice deluso e disgustato”.
Capitolo finale sulle riforme, che Berlusconi ribadisce di voler mandare in porto: “Non ho mai detto di aver rotto il patto” con Renzi. “Se la sinistra cambiasse completamente il suo atteggiamento degli ultimi 20 anni, io sarò lieto di poter fare con loro le riforme che servono al Paese. Diverse di queste riforme le avevamo fatte noi nel 2005, ma la sinistra le ha distrutte con un referendum sciagurato”.