Fitch, debole e fragile la crescita dell’Italia nel medio termine
La Fitch Ratings, agenzia internazionale di valutazione del credito, definisce “deboli” le prospettive di crescita dell’economia italiana e “fragile” l’outlook nel breve termine. Nonostante riconosca che la rapida elezione del nuovo Presidente della Repubblica Sergio Mattarella dovrebbe permettere al governo italiano e al parlamento di concentrarsi sulle riforme istituzionali ed economiche, la Fitch spiega che “le riforme strutturali migliorano il potenziale di crescita solo nel medio termine e che i problemi strutturali di lunga data hanno ridotto il potenziale di crescita dell’Italia, suggerendo che la spinta nel 2015 proveniente dai bassi costi del petrolio, dal Qe della Bce e dal deprezzamento dell’euro potrebbe essere limitata”.
Inoltre – si legge nella nota diffusa dall’agenzia di rating – “la decisione unilaterale del premier Renzi di nominare Mattarella potrebbe creare tensioni all’interno della coalizione di governo e con Forza Italia. Quest’ultimo partito potrebbe essere ora meno disposto a collaborare sulle riforme istituzionali per migliorare la stabilità del sistema politico in Italia. Quindi le scelte politiche potrebbero continuare a riflettere trattative tra ed entro i maggiori partiti”. Profezia in parte già avveratasi oggi con la rottura del Patto del Nazareno.