Tra l’Inter e Cassano c’è di mezzo Osvaldo
Antonio Cassano è libero dal Parma e si vocifera che presto altri giocatori crociati seguiranno il suo esempio se la nuova società non pagherà entro il termine del 15 di febbraio. Quale sarà la prossima casacca di Fantantonio? Molti, i più nostalgici, vorrebbero che tornasse nella società in cui è cresciuto, l’ambizioso Bari di Paparesta che lo accoglierebbe a braccia aperte; Cassano, invece, preferirebbe l’Inter per il momento.
Per Osvaldo spunta la soluzione Boca
Il tempo per chiudere l’operazione non manca – il mercato dei senza contratto scade a fine febbraio – ma c’è un unico intoppo sulla via che porta Cassano all’Inter e si chiama Osvaldo. L’italo-argentino non è rientrato in Italia dopo le vacanza natalizie visto che era stato messo fuori rosa da Mancini, peccato che il gesto non sia stato digerito dalla società nerazzurra che gli ha chiesto un risarcimento di 28 milioni di €. Le lungaggini burocratiche e le tempistiche legali del caso non fanno ben sperare, ma se il Boca Juniors formalizzasse un’offerta per Osvaldo vicina ai milioni richiesti come risarcimento, l’affare si potrebbe chiudere prima del previsto con buona pace di tutte le parti chiamate in causa. Il mercato in Argentina chiude il 15 di febbraio quindi all’Inter rimarrebbe ancora il tempo di mettere sotto contratto Cassano.
Paparesta: “Cassano è un nostro sogno”
Il talento di Bari vecchia ha già espresso più volte l’intenzione di volere un contratto che duri fino a fine stagione quindi, anche se approdasse all’Inter entro febbraio, i sogni dei tifosi del Bari possono rimanere in vita. In realtà lo stesso Cassano non vedrebbe di cattivo occhio un ritorno a Bari, dove sarebbe la star, ma non gradisce giocare in Serie B. Se la società di Paparesta centrasse la promozione a fine stagione, il matrimonio si potrebbe fare senza problemi. Non che l’ex arbitro non stia già tentando il colpaccio: “Antonio Cassano è un nostro sogno – rivela lo stesso Paparesta -, ci auguriamo che possa trasformarsi in realtà. Ma non dipende solo da noi e nemmeno dal calciatore. Cassano non è un più un ragazzo. Ha moglie e figli. Giusto che faccia ogni valutazione con la sua famiglia. Rispetteremo ogni sua decisione, anche se non dovesse venire da noi. Lo stimo, lo vorrei nella mia squadra, ho fatto tutto ciò che potevo. Ma ora non è opportuno dare pressioni ad Antonio. Deve decidere con calma.”